Ex colonnello Eder a Perugia, la Procura indaga

L’obiettivo degli accertamenti è capire se si tratti di una “presenza“ di passaggio. A giorni l’udienza in Corte d’appello per l’estradizione

di Luca Fiorucci

Maximilian Eder non sospettava di essere nel mirino della polizia tedesca e di essere stato individuato dalla Digos di Perugia. Che per una settimana lo ha tenuto sotto controllo nell’albergo di Ponte San Giovanni dove alloggiava. Registrato a suo nome, senza una particolare precauzione. Secondo quanto ricostruito, in Umbria sarebbe arrivato dopo essere stato nei Balcani. È arrivato ad Ancona dalla Croazia e quindi nel capoluogo umbro. Con il suo computer e la connessione pubblica dell’hotel che ne avrebbe reso meno facile la localizzazione, secondo gli investigatori avrebbe proseguito la sua attività di reclutatore. In particolare tra militari, lui, 64enne ex tenente colonnello delle forze speciali. E forse quel viaggio, è il sospetto degli inquirenti, potrebbe essere stato finalizzato a reperire quelle armi che sarebbero state necessarie all’irruzione nel Bundestag. Perugia, quindi, come tappa di un viaggio che lo avrebbe riportato in Germania, cercando di confondere le acque sui suoi spostamenti.

Perugia, città al centro dell’Italia, non troppo piccola ma neanche scontata come destinazione. Se Perugia, e quindi l’Italia, fosse un passaggio oppure l’occasione per avviare contatti con ambienti estremisti nostrani è un aspetto su cui le indagini proseguono e su cui la Procura perugina, coordinata da Raffaele Cantone, ha avviato accertamenti. Elementi potrebbero emergere dal computer e dal materiale sequestrato dagli uomini della Digos, guidato da Gianfranco Leva, e inviato ai colleghi tedeschi, a Eder. Eder che probabilmente già in settimana potrebbe comparire davanti alla Corte d’appello per completare l’estradizione. L’indagato è accusato, con gli altri soggetti arrestati in varie città della Germania e uno in Austria, di far parte di un’associazione criminale finalizzata a sovvertire con ogni mezzo - anche attraverso la commissione di reati - l’ordine democratico tedesco sostituendolo con un’altra forma di stato non meglio identificata. I Cittadini del Reich o “Reichsbürger“, un movimento che conta circa 20mila aderenti, avrebbero definito un piano per fare decadere il governo tedesco, istituendone uno ispirato al Reich del 1871, secondo gli investigatori sarebbero stati già definiti anche i futuri ministri.