REDAZIONE UMBRIA

Espenhahn si appella Pena sospesa

Giovedì Harald Espenhahn avrebbe dovuto entrare in carcere, in regime di semilibertà come l’altro condannato, Gerald Priegnitz, che ha già iniziato a scontare i cinque anni della pena inflitta in via definitiva in Italia per il rogo della ThyssenKrupp di Torino. L’ex amministratore delegato di Ast ha fatto ricorso alla Corte costituzionale federale tedesca e la sua pena è stata temporaneamente sospesa. Lo rende noto Radio Colonia. Il manager lamenta la violazione del "principio del giusto processo e del diritto al contraddittorio", perché durante il processo italiano mancava la traduzione in tedesco di alcuni documenti. Per il manager, inoltre, "la condanna non ha fornito prove di una concreta negligenza individuale". La Corte costituzionale è il più alto organo di giudizio previsto dalla legge tedesca. L’ultimo gradino al quale si possono appellare i condannati. "E’ un’offesa mai vista – è il commento dei parenti delle vittime –. Ci stanno distruggendo. Dopo aver ucciso i nostri figli e mariti, stanno ammazzando lentamente anche noi familiari. E’ una vergogna nazionale. Vogliamo andare in Germania con il premier Conte e la sindaca di Torino Appendino per fare valere le ragioni dell’Italia".