SOFIA COLETTI
Cronaca

Doppio evento con il Conservatorio al Morlacchi. Cantanti e orchestra sul palco tra Ravel e Puccini

In una simbolica fusione fra il centenario di Giacomo Puccini appena trascorso e il 150° anniversario della nascita di Maurice...

In una simbolica fusione fra il centenario di Giacomo Puccini appena trascorso e il 150° anniversario della nascita di Maurice...

In una simbolica fusione fra il centenario di Giacomo Puccini appena trascorso e il 150° anniversario della nascita di Maurice...

In una simbolica fusione fra il centenario di Giacomo Puccini appena trascorso e il 150° anniversario della nascita di Maurice Ravel, il Conservatorio di musica “Morlacchi” propone un doppio concerto al Teatro Morlacchi: domani alle 20.30 per tutta la città, con ingresso libero fino ad esaurimento dei posti mentre stamani alle 10.30 si terrà un’anteprima dedicata alle scuole del territorio.

Sul palco si esibiranno i cantanti e l’Orchestra del Conservatorio, diretta dal maestro Carlo Palleschi che porteranno in scena due capolavori assoluti: la suite orchestrale “Ma Mère l’Oye“ di Ravel e l’opera comica in un atto “Gianni Schicchi“ di Puccini. Si comincia con “Ma mère l’oye: Cinq Pièces Enfantines “, una suite raffinata ispirata al mondo delle fiabe. I cinque movimenti – Pavane de la Belle au bois dormant; Petit Poucet Laideronnette; Impératrice des Pagodes; Les entretiens de la Belle et de la Bête e Le jardin féerique – saranno arricchiti da un allestimento curato dalla regista Pacifica Artuso con le coreografie di Chiara Verdecchia della compagnia “Stresupilami”, scene di Cristiano Schiavolini e costumi di Divertilandia. A seguire si ascolterà “Gianni Schicchi“, opera comica in un atto, musica di Giacomo Puccini e libretto di Giovacchino Forzano. La direzione sarà sempre del maestro Palleschi e la regia di Pacifica Artuso con l’assistenza di Tommaso Sagrazzini, scene di Daniela Castelli, con proiezioni di Cristiano Schiavolini e luci sei di Music Service, costumi sempre di Divertilandia. Il maestro collaboratore è Filippo Franceschini. Una bella ribalta anche per gli studenti del Conservatorio, coinvolti in ogni fase della produzione, in un’occasione che unisce alta formazione, sperimentazione scenica e coinvolgimento del territorio.