DOPO IL RITIRO DEL VACCINO

Durante la pandemia, il medico Antonio Metastasio ha partecipato alla sperimentazione del vaccino AstraZeneca, pur consapevole dei rischi. AstraZeneca ha avviato il ritiro del prodotto, ammettendo possibili effetti collaterali. Metastasio, che vive in Inghilterra, rifarebbe l'esperienza, ricordando l'importanza di sviluppare un vaccino in un periodo critico.

Nel periodo più buio della pandemia di Covid, Antonio Metastasio ha partecipato alla sperimentazione del vaccino AstraZeneca. "E lo rifarei anche oggi, pur consapevole dei rischi che ci sono" ha sottolineato con l’Ansa il medico umbro che vive in Inghilterra dopo che l’azienda ha avviato il ritiro mondiale del prodotto e procederà al ritiro delle autorizzazioni all’immissione in commercio del Vaxzevria in Europa. AstraZeneca giustifica la sua decisione parlando di una "eccedenza di vaccini aggiornati disponibili" ma a fine aprile ha ammesso per la prima volta nel corso di un procedimento legale a Londra che il suo vaccino può causare trombosi come raro effetto collaterale. Metastasio partecipò alla sperimentazione "in doppio cieco", senza cioè sapere se gli fosse stato iniettato il vaccino sperimentale o un placebo come poi risultò. "È importante ricordarsi l’epoca" ha sottolineato il geriatra e psichiatra originario di Terni che con la famiglia vive e lavora a Cambridge. "C’erano tanti morti - ha aggiunto - ed era importante sviluppare un vaccino. Quindi sì, lo rifarei pur sapendo il rischio che c’è per il vaccino e per tanti altri farmaci (non ne esistono a rischio zero). È importante ricordare che all’epoca, AstraZeneca fu l’unico messo sul mercato a prezzo di costo". "Non sono sconvolto dalle ultime notizie - ha detto ancora Metastasio - perché molti farmaci possono avere effetti collaterali simili a quelli del vaccino".