MICHELE NUCCI
Cronaca

Covid in rialzo, senza allarmi: un terzo di positivi rispetto al 2022. E i ricoverati sono la metà

L’Umbria al momento conta 1.106 contagiati, contro i 3.060 dell’anno scorso. il confronto con i dati di 12 mesi fa sancisce che la situazione è abbondantemente sotto controllo

Test Covid

Test Covid

Perugia, 17 settembre 2023 – Il 75% dei contagi giornalieri in meno, un terzo dei positivi e la metà dei ricoverati. Sono dati che non dovrebbero far temere più di tanto per il Covid in Umbria, eppure c’è chi non esita a lanciare allarmi per le settimane a venire.

Ma è il confronto con i dati dello scorso anno a sancire che la situazione al momento è abbondantemente sotto controllo e soprattutto molto meno preoccupante, non solo per i numeri ma anche per la severità del virus. Ieri ad esempio sono stati registrati 95 nuovi positivi, mentre il 9 settembre 2022 lo stesso giorno se ne registrarono 384.

Così come per gli attuali contagiati: al momento sono 1.106 in Umbria, contro i 3.060 dell’anno scorso.

E 58 sono i ricoverati per o con Covid (di cui 2 in Rianimazione) rispetto ai 112 di un anno fa. Ecco già questo dovrebbe evitare inutili allarmismi: vigili sì, perché il Covid è imprevedibile, ma senza incutere eccessivo timore. E anche il tasso di infettività è simile a quello dell’anno scorso, con un tampone positivo su cinque. Il virus dunque non colpisce come prima - la situazione negli ospedali è ampiamente sotto controllo -, ma resta sempre un rischio per le persone fragili e gli anziani. Ecco perché la gestione degli asintomatici, chi cioè si scopre positivo al Covid ma è senza sintomi, resta un problema soprattutto se si trova in luoghi sensibili come scuole o posti di lavoro al chiuso (chi ha febbre e tosse deve restare a casa).

Tra le ipotesi a cui stanno lavorando i tecnici ora c’è quella di raccomandare l’uso della mascherina e il ricorso quando possibile allo smart working. L’ultima circolare in merito (risale all’11 agosto) raccomanda infatti per chi è positivo di "indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o FFP2), se si entra in contatto con altre persone".

Se si è sintomatici (febbre, tosse, ecc.) la raccomandazione è quella di "rimanere a casa fino al termine dei sintomi". Tra le altre misure consigliate c’è la "corretta igiene delle mani" e soprattutto l’invito a "evitare ambienti affollati" e "il contatto con persone fragili, immunodepresse, donne in gravidanza, ed evitare di frequentare ospedali o Rsa".

Sulla scuola è stato istituito un tavolo interministeriale, tra tecnici del ministero dell’Istruzione e della Salute, per monitorare l’evolvere della situazione epidemiologica e per valutare le eventuali misure di prevenzione da assumere nelle scuole: la speranza è che non se la prendano di nuovo con gli studenti.

Michele Nucci