SOFIA COLETTI
Cronaca

Così Perugia ritrova un simbolo. La Torre del Cassero riapre le porte: "Nuova offerta di arte e turismo"

L’allestimento ripercorre il passato del monumento e accende i riflettori sul Borgo di Porta Sant’Angelo. Un viaggio nella storia tra musica, percorsi interattivi e realtà virtuale. Lo spettacolo della terrazza . .

Così Perugia ritrova un simbolo. La Torre del Cassero riapre le porte: "Nuova offerta di arte e turismo"

Nuova luce per la Torre del Cassero di Porta Sant’Angelo. Dopo un lungo e complesso lavoro di riallestimento, l’imponente e maestosa struttura medievale ha riaperto le sue porte al pubblico, in una veste del tutto rinnovata. Merito di un partenariato pubblico-privato che per nove anni affida la gestione all’Ats (formata dall’associazione Arte e Musica nelle Terre del Perugino e dalla fondazione Collezione Bernardini) che inserisce il Cassero nel progetto “Borgo Sant’Angelo, tra tesori d’arte e creatività” in collaborazione con il Comune, che si è fatto carico di alcune opere, come l’intrigante “uscita di sicurezza”.

Il risultato, presentato ieri, è davvero un viaggio indietro nel tempo ricco di meraviglie e suggestioni, lungo un percorso scandito da 178 scalini che collegano l’ingresso al piano terra, avvolto dalla musica, fino alla strepitosa terrazza panoramica. "Finalmente restituiamo ai cittadini uno dei monumenti simbolo della Perugia medievale, rispettando la storia di questo luogo" ha esordito l’assessore alla cultura Leonardo Varasano.

E’ stato poi Daniele Bernardini a raccontare il nuovo allestimento permanente "che ripercorrere la storia del Cassero attraverso due figure-chiave: il Perugino, che dipinse il Cassero nel Gonfalone della Giustizia e Braccio Fortebraccio che nel 1416 conquistò Perugia entrando proprio da Porta Sant’Angelo".

Di certo il Cassero offre "una nuova offerta culturale-artistica" evidente fin dalla sala d’ingresso dove le tracce gloriose del passato s’intrecciano a un tour di realtà virtuale con due postazione di VR: "Tramite un’attenta ricostruzione a 360° – spiega Bernardini – il video permette di immergersi nei costumi e nelle usanze rinascimentali, tra armigeri, signori, cuochi e musici". Si sale al primo piano, nella maestosa sala dedicata al Perugino e alla musica dove sono esposte copie di antichi strumenti (gli originali sono nella chiesa di San Benedetto dei Condotti). In un angolo è ricostruita la bottega del liutaio ebanista e un’altra, quella del miniatore, si trova al secondo piano dove c’è la sala più capiente destinata a concerti, reading, presentazioni di libri. Sullo sfondo un video immersivo fa entrare lo spettatore nella storia delle mure urbiche e della Porta di Sant’Angelo, attraverso mappe storiche, dettagli di dipinti, riprese con drone. L’ultimo sforzo e si arriva alla spettacolare terrazza panoramica di 350 metri quadrati che dai suoi 30 metri di altezza domina la città. "In un volo d’aquila si scorge un panorama che va da Assisi a Spello, da Foligno a Spoleto e nelle giornate limpide arriva al Gran Sasso" dice Bernardini.

Entusiasta il sindaco Andrea Romizi. "Il Cassero è la conferma di come Perugia sia capace di rimettersi in gioco e di riqualificare spazi storici e preziosi per restituirli in una veste più bella".