SILVIA ANGELICI
Cronaca

Corsa per palazzo Murena. Ballottaggio, Gammaitoni appoggia Marianelli

Siglata un’intesa tra il candidato più votato e quello uscito per 9 voti .

Siglata un’intesa tra il candidato più votato e quello uscito per 9 voti .

Siglata un’intesa tra il candidato più votato e quello uscito per 9 voti .

PERUGIA - E’ ufficiale. Il professor Luca Gammaitoni, fuori al primo turno per un pugno di voti, sosterrà la corsa al rettorato del collega Massimiliano Marianelli, rimasto a contendersi la guida di Palazzo Murena con il professor Daniele Porena. Questo significa che Marianelli, direttore del dipartimento di Filosofia, uscito dalle urne con 405 preferenze, potrà contare anche su quelle incassate da Gammaitoni, che erano circa 289. Un accordo per cercare di sbarrare la strada al tentativo di rimonta dell’altro candidato al ballottaggio, Daniele Porena, che al primo turno ha raccolto 298 voti ponderati. "Insieme - scrive Marianelli in una sorta di “manifesto“ per la gestione partecipata dell’Ateneo - abbiamo costruito un clima diverso, un clima basato sull’ascolto, sul dialogo, sulla cura e sul primato delle relazioni. Ringrazio tutte e tutti coloro che mi hanno sostenuto in questo percorso e che hanno accolto il programma ‘Prendiamoci cura’. Auspichiamo che la fase che seguirà e tutto il rettorato sia improntato sul tema della relazione prima di ogni forma di dialettica. Cerchiamo di lavorare insieme per far crescere Unipg, per far crescere il territorio, per far sì che questa Università sia il centro internazionale di dialogo e crescita nella ricerca e nella scienza". La scelta di appoggiare Marianelli si legge sempre nello stesso scritto firmato da entrambi i professori "nasce dal desiderio condiviso di mettere in relazione esperienze diverse, valorizzandole in un progetto unitario che riconosca la pluralità come risorsa. In questo spirito, l’auspicio è che il percorso intrapreso possa essere occasione di confronto costruttivo e dialogo aperto per tutta la comunità accademica, nel rispetto delle differenze e nella ricerca di un bene comune più ampio e alto".

Questa sintonia tra i due docenti "si riflette in un insieme di punti programmatici concreti, che testimoniano una volontà condivisa di lavorare in modo coeso per il bene comune dell’Università. Si tratta di un cammino che guarda alla partecipazione e alla possibilità concreta di costruire “ponti” -non schieramenti-, valorizzando le diverse sensibilità presenti nella nostra comunità accademica. Tre le priorità, il benessere di tutte le persone, attraverso politiche di welfare, pari opportunità e contrasto alle disuguaglianze. Un Ateneo che si “prende cura” delle persone è un Ateneo capace di valorizzare il potenziale di ciascuna di esse. Altro punto condiviso l’autonomia dell’Universià e l’apertura internazionale".