REDAZIONE UMBRIA

Consiglieri comunali, aumentano i compensi

La crescita dell’indennità del sindaco del 50% (quindi 7.831 euro) può far ‘lievitare’ anche l’importo dei gettoni fino a 1.859 euro al mese

Aumentano le indennità del sindaco e indirettamente potrebbero crescere anche quelle dei consiglieri comunali.

Già, perché le norme prevedono che per i rappresentanti eletti in Consiglio, l’importo massimo non possa superare un quarto dello ‘stipendio’ lordo del primo cittadino.

Attualmente il gettone di presenza corrisposto ai consiglieri perugini è di 116,20 lordi per ogni seduta di Assemblea o Commissione, che però viene pagato fino a un massimo di 12 sedute mensili. (1.394 euro). Da gennaio però l’indennità del sindaco, grazie al decreto del Ministero dell’Interno del 24 dicembre scorso, è cresciuta del 50%. E questo consentirà ai consiglieri di vedersi pagate fino a 16 sedute mensili, quattro in più rispetto alle attuali, che potrebbero far salire così il lordo mensile a 1.859 euro. A conti fatti insomma, in media, si potrebbe salire da 900 a 1200 euro netti al mese per 16 giorni di presenza. Non c’è quindi una aumento dell’importo del gettone di presenza, ma la possibilità di vedersi retribuire più sedute. Va detto, a onor del vero, che ci sono diversi consiglieri che in un mese già partecipano a più di 12 sedute.

Il bilancio del 2020 a fronte di un importo massimo erogabile di circa 16.800 euro annui (dodici sedute al mese per 12 mesi), la liquidazione più elevata è stata di poco superiore a 15mila euro per un numero di consiglieri che si contano sulle dita di una mano. In media, infatti, il lordo corrisposto varia da 13 a 14mila euro annui. Ora è inevitabilmente destinato a salire e c’è anche da attendersi che possano aumentare le sedute, soprattutto quelle delle commissioni.

Come anticipato in un nostro servizio dello scorso novembre comunque, il sindaco di Perugia è passato da 5.466 a 7.831 euro, con un aumento del 45%. Nle 2023 salirà a 9.073 euro e nel 2024 a 11.040. In teoria si poteva passare subito a quest’ultimo importo, ma gli euro in più sarebbero stati sottratti al bilancio comunale, mentre in questo modo saranno a carico dello Stato. Aumenti simili per vicensindaco e assessori: il primo sale da 4.099 a 5.873 (fino a 8.280 dal primo gennaio 2024); i secondi da 3.279 a 4.698 euro (6.624 fra due anni).

Insomma, a conti fatti, c’è da attendersi che uno scranno a Palazzo dei Priori, dalle prossime amministrative del 2024, sarà ancor più ambito... Ieri infine frenata sulla riforma dei rimborsi-benzina: i consiglieri non sembrano gradire che vengano corrisposti solo quando ci sono sedute consiliari o di commissione, lo gradirebbero anche in caso di altri tipi di impegni a Palazzo dei Priori.

M.N.