Commemorato l’appuntato Fausto Dionisi

Alla celebrazione anche la figlia. Il questore: "Si è sacrificato per garantire la democrazia"

Morto nel tentativo di fermare un commando di terroristi di Prima Linea. Quarantacinque anni dopo è ancora vivo il ricordo dell’appuntato della polizia stradale, medaglia d’oro al valor civile, Fausto Dionisi. Che ieri, al distaccamento di Castiglione del Lago, è stato commemorato. All’evento, nella caserma a lui dedicata, hanno preso parte, oltre alla figlia Jessica Dionisi anche il vicario del prefetto di Perugia, Nicola De Stefano; il questore di Perugia, Giuseppe Bellassai; il dirigente del compartimento della polizia stradale Lazio e Umbria, Teseo De Sanctis; il sindaco di Castiglione del Lago, Matteo Burico; una rappresentanza dell’Associazione nazionale della polizia di Stato di Perugia; gli studenti della V classe della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo “Rosselli - Rassetti“.

Durante la cerimonia, sulle note del “Silenzio“, in un clima di commozione, è stato deposto un omaggio floreale sulla targa in memoria dell’appuntato Dionisi, restaurata per l’occasione dall’amministrazione comunale. "Questa commemorazione vuol essere un segno di profondo riconoscimento – ha sottolineato il questore di Perugia, Giuseppe Bellassai – al sacrificio che Fausto Dionisi, ha compiuto per garantire la sicurezza e la democrazia del nostro Paese". L’appuntato Dionisi è stato ricordato anche Firenze, luogo dove 45 anni fa perse la vita.