Le "cliniche legali", così i giovani giuristi si cimentano con i casi reali

Perugia, il Diritto esce dalle aule a favore di singoli "clienti" o comitati da supportare in una vera battaglia legale

Alcuni dei giovani giuristi

Alcuni dei giovani giuristi

Perugia, 25 agosto 2019 – Professori, studenti e ricercatori discutono intorno a un tavolo su come risolvere un caso giuridico reale. Succede nella “clinica legale” di Perugia, attiva da sei anni nel Dipartimento di Giurisprudenza. Un laboratorio che consente agli iscritti di andare oltre lo studio teorico e cimentarsi con gli aspetti pratici del diritto, fornendo allo stesso tempo un servizio alla collettività.

Il meccanismo è semplice: ogni anno il gruppo di giovani giuristi sceglie dei “clienti” da supportare in una battaglia legale. Singole persone o comitati che non riescono a far valere i propri diritti. Coadiuvati da docenti e ricercatori, gli studenti lavorano insieme per produrre un parere gratuito. I casi trattati riguardano la tutela del territorio e dell’ambiente e il diritto alla salute, i valori scelti dalla “clinica”.

Maria Rosaria Marella
Maria Rosaria Marella

«Abbiamo pensato che fosse ormai indispensabile arricchire il percorso formativo degli studenti con un’attività pratica – spiega Maria Rosaria Marella, ordinaria di diritto privato e ideatrice del progetto – . E i risultati ci hanno dato ragione: in questi sei anni siamo riusciti a creare un positivo collegamento fra il mondo universitario e la comunità circostante. Gli iscritti possono mettere in pratica ciò che studiano sui manuali e insieme contribuire alla protezione dei diritti fondamentali». E le adesioni? «Sono molte e convinte – dice la professoressa –. Spesso si appassionano a tal punto da chiedere di partecipare anche gli anni successivi, pur avendo già maturato i crediti formativi». Marco Ciucchetti, ad esempio, ha appena concluso la sua esperienza nella “clinica” ma ha già voglia di ricominciare: «Credo proprio che aderirò anche il prossimo anno – confida lo studente, al terzo anno di Giurisprudenza –. Questa esperienza mi ha insegnato moltissimo e mi ha permesso di ragionare da professionista». Chiara Pallozzi, sua collega, è d’accordo: «Spesso ci lamentiamo della mancanza di praticità nello studio del diritto. Con la “clinica legale” abbiamo trovato uno strumento per superare una lacuna reale».

I giovani studiosi hanno lavorato su vicende complesse come l’inceneritore di Terni, la E45 e il regime degli usi civici. Ora sono alle prese niente di meno che con il caso Ilva. «Stiamo aiutando un comitato di Taranto nella sua lotta per la salute – dice la dottoranda Sveva Stancati –. È la questione di diritto ambientale più importante del nostro Paese e ci sta richiedendo un grande impegno. Ma la nostra motivazione è più forte e ci lavoreremo ancora».

Donatella Miliani -Giovanni Landi