Cinema, Virginia Russo conquista Venezia

Il cortometraggio della regista folignate selezionato per la terza edizione di "Corti in Laguna"

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di Sofia Coletti

La Mostra del Cinema di Venezia consacra il talento emergente di Virginia Russo, giovane regista di Foligno dallo sguardo attento e sensibile. Il suo cortometraggio "Il cane mente" è stato infatti selezionato per la terza edizione di "Corti in Laguna", rassegna di cortometraggi inserita nel cartellone della Mostra, come grande vetrina per i film-maker emergenti di tutta Italia. "Il cane mente" è stato proiettato in anteprima nazionale al Lido nello spazio Ente Fondazione dello Spettacolo all’Hotel Excelsior, presentato dalla regista umbra con i suoi attori Eleonora Puglia (che con lei ha scritto la sceneggiatura), Pietro Pace, Simona Mancini e il produttore Manfredi Barbarossa.

Virginia, cosa significa ritrovarsi alla Mostra del Cinema?

"E’ un’emozione immensa, sono felice e orgogliosa. Ma devo dire che a Venezia ci vengo da tante edizioni. La prima volta sono stata invitata per un film per me molto importante, ‘Dove cadono le ombre’ di Valentina Pedicini e da allora non sono più mancata, come pubblico. Sono appassionata di cinema, spero di riuscire a vedere qualche film".

Qual è la storia di "Il cane mente"?

"E’ un cortometraggio di 10 minuti girato a Roma in quattro giorni: è la storia di una ragazza cieca e di un ladro che irrompe nella sua casa. Tra i due si crea una dinamica fatta di sensazioni, non c’è un grande dialogo, ho preferito esaltare suoni e rumori naturali, l’ambiente è il grande protagonista".

Il titolo cosa significa?

"Fa riferimento al fatto che secondo me i cani non mentono mai. Lo stesso si può dire dei sensi, delle emozioni. Lo stesso accade alla protagonista della mia storia che fin dall’inizio avverte una presenza estranea in casa".

Come ha iniziato la sua attività? "Tutto parte dal voler conoscere le persone. Mi sono diplomata al Liceo delle Scienze Sociali di Foligno, poi mi sono iscritta a Filosofia a Perugia dove ho avuto un’illuminazione sul ’punto di vista’. Intanto facevo teatro e da lì ho iniziato a scrivere. Poi nel 2012 mi sono trasferita Roma dove mi sono laureata all’Accademia di Belle Arti con una tesi sulla regia estetica. Su quanto cioè può essere importante l’immagine e quanto può influenzare negativamente o positivamente le persone".

Dopo Venezia dove si vedrà il corto?

"Lo presenteremo nei festival nazionali e mi piacerebbe organizzare proiezioni a Foligno e a Roma. E’ il mio quindicesimo lavoro, ma di certo è il più importante che ho fatto".

Progetti?

"Vorrei fare un film da questo cortometraggio. Ci stiamo lavorando e ho già un’idea: la bellissima locandina del corto, fatta da un artista digitale, nel film sarà l’identikit del ladro descritto dalla protagonista".