"Che emozione! Ci mancava questa libertà"

Un primo giorno davvero speciale per tutti gli studenti. L’insegnante: "Bello ritrovare i ragazzi, molto concentrati e volenterosi"

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Ieri le scuole di tutta l’Umbria hanno riaperto i cancelli e accolto i suoi studenti, l’anno scolastico 20222023 è ufficialmente iniziato. Si respira una nuova aria, un’aria che sa di ritorno alla normalità. Via le mascherine, via le norme di distanziamento sociale e soprattutto via l’ombra della didattica a distanza (quest’anno non è più prevista) che per più di due anni ha sconvolto la vita di tutti gli studenti, plasmando nuove tecniche e abitudini di studio.

É mezzogiorno e al “Liceo Mariotti“ suona l’ultima campanella della giornata, piazza San Paolo torna a riempirsi di tanti gruppetti di ragazzi e ragazze: spazio alle chiacchiere, ai sorrisi e ai saluti. Maria Stella Titoli, alunna all’ultimo anno, ammette: "Il primo giorno è sempre emozionante e oggi ancora di più visto che è l’ultimo anno. È stato molto strano rivedere i visi dei miei compagni, ma soprattutto dei professori senza mascherina. Parlo da rappresentante d’istituto, ma la comunità studentesca del nostro liceo è molto unita e speciale. Sicuramente è la cosa che mi è mancata di più in questi anni di pandemia". Anche Tancredi Fiore, sempre del quinto anno al “Liceo Mariotti“, ha avuto sensazioni positive al rientro: "Il primo giorno di scuola l’ho affrontato sempre con molta tranquillità, anche se rispetto agli altri anni già oggi si inizia a sentire un pò di ansia per l’esame di maturità. Sono contento che questo ultimo anno lo potrò passare in classe insieme ai miei compagni. Sappiamo che l’anno scolastico sarà più compatto e bisognerà iniziare subito col piede giusto".

La campanella al “Liceo Scientifico Galilei“ è suonata alle 12.50, in pochi minuti la famosa salita del liceo è tornata a riempirsi di code di motorini e macchine, con molti studenti che a piedi risalgono per tornare a casa. Maria De Vincenzi, studentessa del quinto, dice: "Dopo la pandemia e il mio anno di studio in America, tornare a scuola questa volta è stato particolarmente bello. Poi senza mascherine e distanze il rientro ha un sapore speciale". Anche Federico Ragnacci, compagno di classe di Maria, è della stessa opinione: "Come primo giorno di scuola è andato bene. Siamo tornati alla normalità, ma devo ammettere che allo stesso tempo, questa normalità stona un pò. Ormai ci eravamo abituati ai metodi adottati durante la pandemia, dobbiamo quindi uscire dalla nostra ’comfort zone’ e rimboccarci le maniche, è l’ultimo anno e voglio affrontarlo nel miglior modo possibile". Anche una professoressa di scienze dice la sua: "Ho ritrovato dei ragazzi molto concentrati, preparati e volenterosi, il rientro è stato regolare. Noi docenti siamo sempre propensi ad indossare la mascherina, ma è un’accortezza nostra. La speranza è che la situazione rimanga questa, ma c’è sempre la consapevolezza che ancora non ne siamo usciti del tutto".

Andrea Pescari