Centrosinistra in alto mare Il conclave sui candidati non scioglie i tanti nodi

L’opzione primarie di coalizione resta sullo sfondo ma non tutti la condividono. Duro Gentiletti: "Creata una situazione incomprensibile e insensata".

Niente accordo, come prevedibile. Il centrosinistra si riunisce ma non trova la sintesi, né sulle primarie di coalizione, né su altro. Burrascosa la riunione di ieri in viale Mazzini. Claudio Fiorelli resta il candidato del M5S e Josè Maria Kanny quello in pectore del Pd, riunito in serata in un ulteriore summit proprio per l’abbraccio ufficiale al prof. C’è chi le primarie le propone, chi non le vuole, chi a questo punto le chiede in tutte le città umbre dove si andrà al voto. E adesso? Tavolo aggiornato e militanti impietriti. La sintesi nell’intervento di Alessandro Gentiletti, consigliere uscente di Senso Civico e che a lungo ha tentato il “campo largo“: "Andare divisi prima, per ritrovarsi al ballottaggio, fare una campagna non belligerante, come state proponendo, è una cosa incomprensibile, non entusiasmante e ingiustificata. Le primarie non le ho mai viste con simpatia, ma servono quando le classi dirigenti falliscono e voi oggi purtroppo dovete prendere atto di aver fallito nella ricerca di una unità e unione necessaria. E mi riferisco sia al M5S che al Pd, nonostante ritenga a me più prossima la candidatura di Claudio Fiorelli. Le opposizioni hanno lavorato insieme. A voi, che siete le classi dirigenti dei partiti, compete trovare la soluzione per risolvere la situazione incomprensibile e insensata che avete creato". Nel centrodestra tutto tace da Roma: intanto maxi-cartelloni sparsi per la città di fatto ufficializzano o almeno rilanciano la candidatura a sindaco di Orlando Masselli (FdI), con parte della Lega che finge di non vedere.

Ste.Cin.