C’è tanta Gualdo nel libro scritto da Pinacoli

Grande successo per la presentazione del volume, una sorta di autobiografia di un "giovane uomo qualsiasi"

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GUALDO TADINO - Tanta gente ha partecipato alla presentazione del libro "Viva la scena vivace" scritto da Emiliano Pinacoli con la collaborazione del giornalista e scrittore Marco Gubbini: domenica sera nel teatro Talia c’è stato modo per apprezzare i racconti e lo "spettacolo", per sorridere e godere di quello che è diventato un evento gradevole, costituito da quella sorta di autobiografia di un "giovane uomo qualsiasi" ambientata nel contesto cittadino. Il libro, che ha come sottotitolo "Foto di gruppo con adolescente", è totalmente "gualdese", sia per l’ambientazione, che per i personaggi visti con l’occhio ed i sentimenti dell’autore, "che si prefigge di comunicare amore, gioia, allegria, gratitudine, compassione, ma anche rabbia, tristezza, ansia, paura"; ed insieme la grande passione per la musica. Il libro è stato curato da Marco Gubbini: ha raccolto i racconti che Pinacoli aveva iniziato dapprima a pubblicare su un social e che avevano suscitato "un’incredibile curiosità e gradimento", tanto da permettere di riuscire a percepire le varie situazioni in cui ci si può tuffare "con la mente e soprattutto con il cuore, perché nella vita di un uomo il novanta per cento delle emozioni e` pura nostalgia". Sono stati letti alcuni brani, ci sono state esecuzioni musicali e spazio apprezzare la sensibilità dell’autore, che ha citato personaggi, episodi e stati d’animo, come chiave di lettura del proprio vivere nell’acropoli cittadina. La presentazione ha visto sul palco, oltre all’autore ed al curatore del libro, anche altri protagonisti come il lettore Marco Bisciaio, i "musici" Giampaolo Cavalieri e Francesco Foriti, il giornalista e scrittore Mario Donnini, il dj Emanuele Polidoro, e Mario Fioriti, dirigente di Diadema edizioni, la piccola casa editrice gualdese che in poco più di un anno di attività ha registrato notevoli successi, la "moderatrice" Elisabetta Scassellati.

Alberto Cecconi