“c’è puzza di gas“

Legambiente conclude la campagna 'C'è puzza di gas' a Foligno, denunciando le dispersioni di metano e opponendosi al gasdotto Snam in Umbria. Si chiede una transizione energetica verso le rinnovabili per una sostenibilità ambientale.

“c’è puzza di gas“

“c’è puzza di gas“

FOLIGNO Ultima tappa in Umbria per la seconda edizione di ‘C’è puzza di gas’, la campagna di Legambiente che punta i riflettori sul problema delle dispersioni di gas metano e sulla dipendenza dell’Italia dalle fonti fossili. Una due giorni folignate che si è voluta concentrare anche sulla netta contrarietà dell’associazione ambientalista al progetto di realizzazione del gasdotto Snam in regione, candidato ad essere una delle infrastrutture del gas più imponenti d’Italia. Ieri pomeriggio al Circolo Arci Subastò una tavola rotonda dedicata al tema per mettere in evidenza "la necessità di un repentino cambio di passo in direzione delle rinnovabili e tracciare una roadmap delle politiche che servono all’Umbria per garantire una transizione energetica, giusta e inclusiva". L’altro appuntamento importante è per oggi alle 9, nella frazione di Colfiorito, per una passeggiata organizzata dal circolo locale (guidata da Giorgio Vitale) lungo il percorso del metanodotto che attraverserà l’appennino umbro marchigiano, passando per i piani di Annifo. "l progetto del gasdotto non solo non risponde alle presenti e future esigenze energetiche della regione e del Paese – spiega Martina Palmisano, vicedirettrice Legambiente - ma sottopone il nostro prezioso territorio a impatti e rischi rendendolo di fatto una servitù di passaggio per interessi economici che ci allontanano da quelli urgenti di sostenibilità ambientali".