REDAZIONE UMBRIA

Cartiera, divieti dopo il maxi-rogo

Ordinanza del sindaco nel raggio di 2 chilometri per tutelare la salute. Il Clitunno sorvegliato speciale

I vigili del fuoco, per l’intera notte di martedì e nella giornata di ieri, hanno continuato a lavorare per spegnere gli ultimi focolai dell’incendio che ha mandato in fumo circa 9mila quintali di carta da macero pressata, stoccata in balle nei piazzali delle Cartiere di Trevi. Intanto proseguono gli accertamenti per capire le cause del gigantesco rogo. Il sindaco di Trevi, Bernardino Sperandio, su segnalazione di Arpa Umbria e Usl 2 ha emesso un’ordinanza che riguarda il territorio nel raggio di 2 km dal rogo. Il provvedimento contiene divieti e prescrizioni: il consumo di prodotti alimentari solo dopo accurato lavaggio, il divieto di consumo dei prodotti coltivati dai soggetti più a rischio; il divieto di raccolta e consumo di funghi, di pascolo di animali da cortile; il divieto di utilizzo dei foraggi e cereali, il divieto di attingimento delle acque del fiume Clitunno nel tratto compreso tra la cartiera di Trevi e la frazione di Casco dell’Acqua. E’ consentita, invece, la pesca sportiva nel tratto di fiume Clitunno (diventato bluastro presumibilmente per i coloranti della carta bruciata o forse per la combustione di un fusto di coloranti) ma è vietato l’utilizzo del pescato per scopi alimentari. In merito all’incendio, Cartiere di Trevi oltre a ringraziare del lavoro svolto i vigili del fuoco e i propri dipendenti per la prontezza della loro azione e per aver attivato tutte le procedure di sicurezza, si è impegnata a "provvedere al più presto al ripristino e alla bonifica dell’area interessata e alla ripresa della produzione a tutela di una importante attività industriale per l’Umbria, anche sul fronte occupazionale". L’azienda, che opera a Trevi dal 1960, ha aggiunto: "Cartiere Trevi non è un deposito di rifiuti ma un’azienda di stoccaggio del macero unica materia prima utilizzata per la produzione della carta secondo un consolidato schema di economia circolare". Sull’incendio di Trevi sono intervenuti Emma Pavanelli, Thomas De Luca e Daniele Pergolari del M5S che in una nota sollecitano la Regione per "individuare soluzioni per scongiurare danni alle coltivazioni in particolare per il ‘Sedano Nero’". Mentre prosegue la conta dei danni, sono al vaglio dei carabinieri del Nucleo Operativo ecologico le ipotesi sull’origine dell’incendio, (indagini coordinate dal Pm Federica Filippi, Procura di Spoleto); continua anche il lavoro dell’Arpa per monitorare la qualità dell’aria e le condizioni delle acque del Clitunno.

C.Lu.