"Caos-vaccinazioni nel comprensorio orvietano"

Il sindaco di Baschi protesta: ’Molti dei prenotati incomprensibilmente dirottati su Terni’

E’ scontro politico sui vaccini. "Il caos sulle vaccinazioni nel comprensorio orvietano è un ulteriore preoccupante indicatore. I cittadini sono disorientati e privi di punti di riferimento. Molti prenotati sono stati incomprensibilmente dirottati su Terni". Lo dice il sindaco di Baschi, Damiano Bernardini, commentando la decisione di far vaccinare ad Terni gli orvietani nella fascia anagrafica compresa tra i 60 e i 69 anni. Una decisione contestata che tuttavia la Asl ha rivisto, consentendo a chi deve vaccinarsi e non può raggiungere Terni di poterlo fare a Bardano, a partire da inizio giugno. Per Bernardini è tuttavia il sintomo di una cattiva gestione sanitaria. "I fortunati chiamati al centro vaccinale di Bardano hanno dovuto sopportare lunghe file. Alcuni di questi sono stati rimandati dalla mattina al pomeriggio. Serve una rapida inversione di rotta. Purtroppo la realtà della sanità dell’Orvietano finisce per andare in diretto contrasto con la narrazione proveniente dai vertici della Regione e dell’Asl. Condivido con altri amministratori i medesimi dubbi", dice il sindaco che aggiunge: "Su questo tema, però, dobbiamo creare un confronto più aperto". Di parere opposto la Lega i cui dirigenti locali riconoscono i disagi legati alla necessità per i sessantenni di dove fare il vaccino a Terni, ma sottolineano la disponibilità dell’Asl di riprogrammare le vaccinazioni ad Orvieto e Fabro.