GIUSEPPE SERAFINI
Cronaca

Il mistero del corriere scomparso: svanite 500mila euro di borse griffate, furgone bruciato e nessuna traccia

Trovato solo il Fiat Daily carbonizzato e vuoto a Roccalbegna. Il padre: "Ci eravamo sentiti un’ora prima che partisse, nulla faceva prevedere ciò che è successo"

Il corriere scomparso

Il corriere scomparso

Siena, 26 maggio 2024 – Un giallo la scomparsa di un corriere, Nicolas Matias Del Rio, 40 anni, di origini argentine che ora vive ad Abbadia San Salvatore. Svanito nel nulla il 22 maggio, intorno alle 17.15 con un carico di borse griffate destinate ad aziende del distretto di Firenze Scandicci. Circa 500mila euro il valore della merce. Sparita come appunto il trasportatore. Irraggiungibile il suo cellulare. E il furgone Fiat Daily su cui viaggiava è stato ritrovato bruciato a Roccalbegna, nella bassa Maremma. Dell’uomo nessuna traccia. La sparizione del carico ha portato gli investigatori a non escludere l’ipotesi di una rapina ma tutte le strade sono aperte. La procura di Grosseto ha aperto un’inchiesta. "Mio figlio Nicolas è venuto in Italia nel dicembre dello scorso anche per la difficile situazione economica argentina. Voleva lavorare in Italia con me e la sua compagna. Ha un bambino di 8 anni. Ci eravamo sentiti un’ora prima del suo viaggio a Castel del Piano e nulla faceva prevedere quello che è successo. Dopo il ritrovamento del furgone bruciato il pensiero va fisso all’incolumità di Nicolas", racconta Eduardo Del Rio, il padre del corriere.

Che ieri, insieme a un gruppo di volontari e amici della famiglia, si è dato appuntamento a Piancastagnaio per recarsi nella zona dov’è stato trovato il furgone e partecipare alle battute. Nel gruppo anche la compagna di Nicolas a cui è stato chiesto un indumento dell’uomo per le ricerche. Con loro una troupe di “Chi l’ha visto?“. Nel pomeriggio un nuovo colpo di scena che rende ancor più misteriosa la vicenda: in prossimità del parco faunistico dell’Amiata sono state rinvenute a 30 metri dalla strada proprio da volontari e familiari 40 scatole vuote. Quelle che contenevano le borse griffate lavorate dalla ditta “Gt“ di Piancastagnaio. Sul posto subito i carabinieri di Arcidosso che hanno chiuso l’accesso all’area, iniziando gli accertamenti. Le analisi scientifiche, intanto, escludono che nel furgone bruciato ci siano resti umani. Oltre che sulle verifiche delle telecamere ci si concentra sulla strana telefonata che sarebbe stata fatta a circa 30 chilometri di distanza, a Castel del Piano. L’ultima traccia del corriere scomparso.

Con il cellulare avrebbe chiamato il titolare della ditta dicendogli che il dipendente di un’altra azienda chiedeva di consegnare a Piancastagnaio quattro colli. "Sulle prime ho detto sì – racconta il titolare dell’azienda di trasporti Sergio De Cicco – poi mi sono ricordato che l’impresa non esisteva più da circa un anno. Ho richiamato Nicolas, di lui nessuna traccia. Così ho avvertito i carabinieri".