Cala “l’arretrato“ della magistratura. Numero di fascicoli in diminuzione alla Corte d’Appello e nei Tribunali

Nell’inaugurazione dell’anno giudiziario emerge la sostanziale riduzione delle pratiche superiori a tre anni. Il procuratore: "L’opinione pubblica ha sempre meno fiducia, la nostra risposta non può essere ipocrita" .

Cala “l’arretrato“ della magistratura. Numero di fascicoli in diminuzione alla Corte d’Appello e nei Tribunali

Cala “l’arretrato“ della magistratura. Numero di fascicoli in diminuzione alla Corte d’Appello e nei Tribunali

La grande corsa per rispettare i parametri del Pnrr sembra dare i suoi frutti. Per quanto riguarda l’arretrato superiore a tre anni al in Corte d’Appello è di 315 fascicoli (erano 362 nel 2019) con un -12%, mentre (al 30 giugno scorso) al Tribunale di Perugia sono 2.150 (3.846 nel 2019) con un -44,1%, a Spoleto 629 fascicoli arretrati (erano 941) con un -33,2%, a Terni 371 (rispetto ai 741 del 2019) che equivale a -49,9%. Nel settore civile ci sono 1.889 procedimenti pendenti (-27,8%), a Perugia 7.176 (-28,6%), a Spoleto 2.644 (-27,2%) e a Terni 2.944 (-26,9%).

Nel penale i procedimenti pendenti sono 2.137 in Corte d’Appello (+17,1%), al Tribunale di Perugia 9.087 (-33,9%), in quello di Spoleto 4.492 (-33,3%) e a Terni 2.856 (-23,3%). Dagli ultimi dati ministeriali è emerso che la Corte di Appello sia sezione civile sia lavoro non solo ha già raggiunto l’obiettivo previsto per il dicembre 2024, ma ha completamente definito tutti i fascicoli aventi iscrizione 2019" ha ricordato la presidente della Corte d’Appello di Perugia, Claudia Matteini, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.

Risultati importanti, è stato ricordato tanto dalla presidente quanto dal procuratore capo Sergio Sottani, considerata l’endemica carenza di personale, sia tra i magistrati che di personale amministrativo, dove si arriva al 40%. E con l’anomalia di Spoleto, formalmente a organico completo, ma con un ambito che la riforma dei Tribunali ha accresciuto esponenzialmente. Tra le carenze del sistema giustizia, come ha sottolineato il procuratore generale nel suo intervento, in Umbria c’è l’assenza di una Rems per i detenuti socialmente pericolosi.

"L’opinione pubblica nutre sempre meno fiducia nell’amministrazione della giustizia. La risposta della magistratura non può essere ipocrita, nel vano tentativo di giustificare condotte deontologicamente scorrette, né pavida, nel timore di urtare il potente di turno. Paura ed ipocrisia largamente diffuse, in un periodo storico che si spera definitivamente archiviato, nei magistrati che assistettero in silenzio all’emanazione delle leggi razziali che contribuirono all’Olocausto, di cui oggi si celebra la memoria" ha sottolineato ancora Sottani evidenziando come a preoccupare, tra i reati, oltre alta incidenza dei furti, ci sia la criminalità economica, quella serie di reati che "costituisce terreno fertile sia per l’infiltrazione che per un omertoso dialogo delinquenziale".