REDAZIONE UMBRIA

Borghetto, torna la Sagra del pesce

Tuoro sul Trasimeno: dopo due anni di stop per la pandemia, riparte una tra le più antiche feste dell’Umbria

Cinquantacinque anni di tradizione: torna a Borghetto una tra le più antiche sagre dell’Umbria. Dopo due anni di forzata assenza, il piccolo centro ripropone la sua Sagra del Pesce. Questo piccolo villaggio lacustre non vuole dimenticare le proprie origini la cui economia per molti decenni si è basata quasi esclusivamente sulla pesca e sui derivati che il lago metteva a disposizione dei “borghigiani“. "La determinazione ed il desiderio che certe tradizione non si perdano nel tempo – dice il presidente della sagra Giuseppe Cecchini – ha spinto la sua gente a vincere quelle resistenze che la situazione attuale poteva porre come ostacolo alla Sagra del Pesce. Solo la pandemia da Covid , ha fermato anche se per poco tempo, una manifestazione che con le sue cinquantacinque candeline vanta il merito di essere diventata la più longeva del nostro territorio… e ben oltre". Era il 1965 quando un gruppo di pescatori unitamente ad alcuni giovani del paese pensarono di realizzare una festa che fosse una celebrazione gastronomica del pesce e della cucina tradizionale locale. Racconta prontamente il decano della sagra Franco Bennati, "l’idea venne per sostenere le attività sportive di Borghetto come il calcio e il ciclismo e ricordo ancora la prima edizione che si svolse su piazza San Martino con una barca sollevata da terra e le donne che friggevano il pesce portato dai pescatori appena sbarcati".

A fare onore a questo manipolo di irriducibili e testardi borghigiani è la forza e l’energia con cui - in tempi in cui è sempre più difficile portare avanti eventi che si basano sul volontariato - riescono a mantenere la tradizione. Ricordiamo ad esempio che la stessa Tuoro ha rinunciato alla sua Sagra del Toro addirittura vendendo il girarrosto alla vicina Castiglion Fiorentino che farà sua quella manifestazione. E anche se molte cose cambiano, alcune per fortuna restano: a non mutare è il clima frizzante che si respira a Borghetto di Tuoro nei tre giorni della Sagra che assieme ai profumi della cucina "come una volta" consente ai numerosi buongustai che ogni anno arrivano in paese di godere momenti di ottima accoglienza.

Tre giorni (24-25 e 26 giugno) di full immersion tra balli e piatti prelibati come: la regina in porchetta, gli gnocchetti alla tinca affumicata, gli spaghetti alla trasimena, il tegamaccio alla borghigiana, la frittura e tante altre specialità che rendono questa festa un qualcosa di veramente speciale, imperdibile per quanti amano la vera buona cucina e le atmosfere di un vecchio e romantico borgo di pescatori.

Sara Minciaroni