REDAZIONE UMBRIA

"Bisogna riaprire le scale mobili del parcheggio di Porta Nuova"

L’impianto è fermo da metà novembre del 2019: Angelucci scrive a istituzioni, Saba, ’Dgt’, procura e prefettura

L’arrivo dei primi, sparuti visitatori, soprattutto nei fine settimana, riporta d’attualità la necessità di rimettere in funzione le scale mobili del parcheggio di Porta Nuova, ferme da metà novembre 2019. E così Andrea Angelucci, delegato per il centro storico di Assisi della Confartigianato di Perugia, che dell’impianto meccanizzato s’è fatto paladino anche a nome di altri operatori economici, torna alla carica. Ha preso carta e penna e ha scritto a molti soggetti interessati alla vicenda (Provincia di Perugia, Comune di Assisi, Saba Italia S.p.A., Prefettura di Perugia, D.G.T. Centro Nord e Sardegna,e anche alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia) evidenziando alcuni quesiti, ma sempre guardando a un obiettivo: far sì che la scala mobile torni presto in funzione andando così ad offrire un servizio ai visitatori.

"A chi spettano i lavori per rimettere in pristino le scale mobili del parcheggio Porta Nuova: al Comune di Assisi o alla Saba Italia S.p.A.? – chiede Angelucci –. Perché non si è intervenuti per tempo provvedendo anche all’abbattimento delle barriere architettoniche?". Angelucci ribadisce che la chiusura delle scale mobili dal 15 novembre 2019 sta arrecando disservizio ai visitatori ed ospiti della Città di Assisi (anch’essa danneggiata in immagine), causando gravi danni alle attività economiche superstiti, perché in molte nel frattempo, non solo a causa della pandemia, hanno chiuso definitivamente.

"Mi chiedo anche che tipo di lavori dovranno essere fatti e, soprattutto, con quali tempi – aggiunge – per capire l’eventuale data prevista per l’inizio lavori e, principalmente, in che data sarebbe prevista la riapertura delle scale mobili. In tutto questo – conclude – mi domando anche se le scale mobili del parcheggio Porta Nuova saranno ad uso pubblico o ad uso privato e se c’è una norma che impedirà l’uso dell’impianto meccanizzato, quando sarà operativo, da parte dei cittadini e dei turisti che sono di ritorno, a piedi, dall’ospedale di Assisi o dalla Chiesa di San Damiano".