Bandecchi: "Chiederò un’ispezione sull’indagine"

Dopo il sequestro di 20 milioni da parte della Finanza il presidente torna alla carica. E anche l’Università “Niccolò Cusano“ dice la sua

Migration

"La partita finirà al 95esimo e non al primo gol segnato su un rigore inesistente". E ancora: "In silenzio stanno i colpevoli, io non sono uno di loro". Lo scrive sui social Stefano Bandecchi, presidente dell’Università telematica Niccolò Cusano e della Ternana. Il patron rossoverde, dopo il sequestro preventivo di 20 milioni, eseguito dai finanzieri di Roma ai danni dell’ateneo, non ha intenzione di stare in silenzio e, anzi, rilancia. "Scriverò al ministro della Giustizia per chiedere di avviare un’ispezione su come è stata condotta l’indagine", annucia Bandecchi all’Ansa. "Questa indagine – ha rincarato – nasce probabilmente a causa della mia particolare capacità di gestire un ateneo e per le mie idee politiche. La guardia di finanza dice che non ha trovato i nostri bilanci. Se li cerca alla Camera di commercio non li troverà di sicuro, noi abbiamo sempre seguito le disposizioni di legge emanate dallo Stato per le università italiane e quindi sono depositati presso il ministero dell’Università, lì ci sono tutti. Ci contestano, inoltre, di non aver pagato l’Ires, ma abbiamo solo applicato la legge". "Questo è il momento di presentare il bilancio del 2022, come lo dobbiamo fare?" si chiede Bandecchi. "Dobbiamo stilare il documento come se fossimo una società per azioni o dobbiamo continuare a redigerlo secondo le leggi per le università? C’è il rischio concreto che possiamo andare a reiterare il reato che ci contestano. In tal senso attendo un chiarimento immediato da parte del Governo". "Ricordo – conclude Bandecchi – che le università private hanno una ‘bianima’, statale e privatistica e gli utili in avanzo possono essere impegnati in altri investimenti". E a rispondere alle accuse della Finanza è anche la stessa Università: "Gli organi apicali dell’Ateneo, come tutti i dipendenti delle strutture amministrative, hanno costantemente informato il proprio operato alla scrupolosa applicazione della normativa vigente, con particolare riguardo non solo alla legislazione universitaria ma anche, ed in particolar modo, alla normativa fiscale, contabile e della sicurezza nei luoghi di lavoro. La stesura dei bilanci, approvati dal Cda con il parere del Collegio dei Revisori, e i conseguenti adempimenti fiscali, tra cui la redazione e presentazione delle dichiarazioni dei redditi sono sempre stati posti in essere nel pieno rispetto della richiamata normativa, delle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate e della prassi amministrativa".

E ancora: "Le società di capitali costituite o partecipate da Unicusano sono soggetti del tutto autonomi e distinti dall’Università, rispettano la normativa contabile e fiscale, presentano regolarmente le dichiarazioni fiscali. Sono tassate quando producono reddito, che distribuiscono come utile alla Unicusano e l’ammontare degli utili viene utilizzato dall’Università per lo svolgimento delle attività di ricerca e per il raggiungimento degli altri scopi istituzionali".