Ast, nuovo impianto di laminazione a freddo

Del valore di 100 milioni, è in arrivo dal Bahrein. "Con la firma dell’accordo di programma si concretizzerà il piano industriale"

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In arrivo dal Bahrein un impianto di laminazione a freddo del valore di 100 milioni di euro. Impianto che sarà in funzione negli stabilimenti di viale Brin entro l’anno. È quanto emerge da una nota congiunta di Regione Umbria, Comune di Terni e direzione aziendale di Ast che rendono noto, come da Piano industriale Ast, l’azienda è pronta, non appena avverrà la firma dell’Accordo di Programma, a evadere gli ordini di impianti, peraltro già in avanzata fase di trattativa con i diversi fornitori. La firma dell’Accordo di Programma, infatti, permetterà – sottolineano – la concretizzazione del Piano industriale e recherà un notevole beneficio per Ast per il territorio ternano e per l’intera regione. E, proprio per acclerare i tempi del rilancio industriale, si rende inoltre noto, Ast ha in questo periodo esaminato il mercato mondiale per acquistare, dal pronto, un impianto di laminazione a freddo, anche alla luce dell’attuale condizione industriale in cui si trova l’azienda, che ha strutture e personale per produrre 1.500.000 tonnellate di acciaio liquido, ma ad oggi produce solo 600.000 tonnellate di laminato a freddo. Impianto che, appunto, è in arrivo dal Bahrein. La presidente Tesei, il sindaco Latini e il presidente di Ast, cavalier Giovanni Arvedisottolineano nella nota come su tutti i miglioramenti apportati, i tecnici e le maestranze hanno dimostrato notevoli capacità ed impegno, preziosi in una realtà bisognosa di numerosi miglioramenti tecnicostrutturali.

"L’importante concretizzazione dell’Accordo di Programma con i Ministeri competenti avverrà con tutta probabilità entro il 28 febbraio prossimo, ed è l’apice del percorso – evidenziano ancora Tesei, Latini ed Arvedi – che ha visto impegnati con determinazione e convinzione azienda, Regione Umbria e Comune di Terni".

Per illustrare quanto fin qui fatto, nonché le prospettive future, si terrà quanto prima – spiegano Regione Comune e Ast – l’incontro già richiesto dalle organizzazioni sindacali territoriali. Dal canto loro, le istituzioni coinvolte si sono sincerate della ferma volontà del Gruppo Arvedi di confermare la massima focalizzazione sugli attuali siti produttivi del Gruppo, e in particolare su quello ternano di Ast e sul suo Piano industriale, sulle esigenze del territorio e delle aziende che vi operano. Proprio in questa ottica e intorno a un progetto determinante per l’Umbria e per la nazione, è assolutamente necessaria – concludono Tesei, Latini ed Arvedi – la massima compattezza della comunità regionale, senza divisioni di sorta.