Assisi, coperte termiche sulla basilica per ricordare i migranti e la loro condizione

Il progetto artistico "Eldorato" di Giovanni de Gara

Le coperte termiche (fonte Sanfrancescopatronoditalia.it)

Le coperte termiche (fonte Sanfrancescopatronoditalia.it)

Assisi (Perugia), 26 settembre 2020 - Coperte termiche all'ingresso della Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi. Sono le stesse coperte che i volontari mettono sulle spalle dei migranti quando sbarcano sulle spiagge e nei porti. E' il modo della comunità del Sacro Convento di Assisi per aderire alla Giornata del migrante. Le coperte ricoprono ben venti metri dell'ingresso.

Aderendo al progetto artistico «Eldorato» di Giovanni de Gara, anche la comunità dei frati del Sacro Convento di Assisi ha fatto sentire la sua voce sul tema delle migrazioni. Presenti alla cerimonia, oltre all'artista De Gara, anche padre Mauro Gambetti, Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Marco Moroni, e padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro Convento.

«Di fronte a 40-50 milioni di sfollati a causa di guerre, conflitti, disastri ambientali e oggi anche per la pandemia non possiamo rimanere indifferenti», ha detto all'ANSA padre Fortunato. «Una tragica condizione di sfollati e profughi - ha aggiunto - che è stata sperimentata anche dal piccolo Gesù con i suoi genitori nella fuga in Egitto».

Sull'installazione delle termocoperte ha sottolineato padre Fortunato il fatto che «possano provocare delle domande nei tanti pellegrini che giungono ad Assisi alla vigilia della visita del Papa e della festa di San Francesco».

«Quello di Eldorato è un messaggio importante - ha detto padre Gambetti - che ci fa interrogare su cosa veramente dà ricchezza. L'oro abbellisce, ma la vera ricchezza sta nella gioia che noi possiamo portare o avere nel cuore, non è legata a un metallo. La gioia vera sta in quest'oro dei poveri, dove c'è la possibilità di stringere relazioni, stringersi insieme e sperimentare la gioia».

Il messaggio è ritenuto evocativo, simbolico, ma è anche reale. «Indica il vero oro - aggiunge il Custode -, è una tappa di avvicinamento al viaggio del Papa ad Assisi, si sposa molto bene con la prossima enciclica che Papa Francesco ci regala, firmandola ad Assisi».

«Eldorato - ha commentato l'architetto de Gara - è l'imitazione dell'Eldorado, la terra mitologica dove si trovavano oro e benessere. E' spesso quello che pensano i migranti, di trovare una situazione migliore di quella da cui fuggono, e invece alla fine l'unica cosa dorata che trovano è l'oro di una coperta termica».

Il progetto è partito da Firenze e ora ha fatto tappa ad Assisi. «La speranza - ha sottolineato l'artista - è di finire a Roma e vorrei che il Pontefice mi indicasse le porte di quale chiesa coprire».