Ascani e Verini ’blindati’ Perugia senza candidati

Il Pd ha scelto i nomi che correranno in Umbria: riconfermati i due uscenti. Giallo sul collegio della Camera: c’è Vinti, ma il suo nome non era stato fatto

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Pronostici rispettati in casa Pd, con inevitabili mugugni e un piccolo giallo sulla scelta della candidatura del segretario del Trasimeno. I Dem hanno stilato le liste per correre alle elezioni del 25 settembre ma le maglie si sono ristrette di brutto e dai quattro eletti umbri del 2018 si scenderà a due, forse a tre ma per fare ciò il risultato dovrebbe andare ben oltre le previsioni dei sondaggi.

E i pidiini sia alla Camera che al Senato, saranno eletti nel listino bloccato del proporzionale: lo sanno bene a Roma, dato che ai primi due posti hanno piazzato gli uscenti Anna Ascani (Camera, terza legislatura) e Walter Verini (Senato, ’quasi’ quarta legislatura): candidature che sono volate sopra le teste del segretario regionale Tommaso Bori e di tutto il Pd umbro, che voleva ben altri personaggi a rappresentare il Cuore Verde. Dunque dopo Ascani, candidata anche in Toscana (collegio 1, Massa, Lucca, Pistoia, Prato, Mugello), in lista per la Camera c’è Pierluigi Spinelli, segretario del Pd di Terni, quindi Claudia Ciombolini, che guida in partito ad Assisi, e Lorenzo Ermenegildi Zurlo, perugino, esponente dell’associazione Omphalos. Per il Senato, con Verini in lista c’è Manuela Pasquino, consigliere comunale del Pd a Fabro. Nei collegi uninominali della Camera sono stati candidati a Perugia Stefano Vinti, segretario del Partito democratico del Trasimeno, e a Terni Francesco De Rebotti, già sindaco di Narni. Nell’unico collegio uninominale per il Senato in lizza Federico Novelli, segretario regionale del Psi: questi tre collegi come detto vengono dati per persi.

Proprio su Vinti però c’è un piccolo giallo: nell’audio che gira nella chat degli iscritti al Pd in cui il coordinatore nazionale Marco Meloni legge i candidati collegio per collegio in tutta Italia, il nome di Vinti non viene fatto. Sul quel collegio viene solo detto: “Affidato alla coalizione”. Poi però il suo nome è saltato fuori. L’unico a nutrire qualche chanche, oltre ai due capilista, è però Spinelli, anche perché Ascani potrebbe venire eletta in Toscana. Di certo il Pd di Perugia non avrà un suo rappresentante in Parlamento, come d’altra parte era accaduto nel 2018, Città di Castello ben due. Qualcuno qui qualche domanda dovrebbe farsela…

Intanto Ascani (che verrà eletta per la terza volta con il listino bloccato, senza cioè prendere preferenze personali ma per scelta del partito) dice la sua: "E’ normale perché fare le liste è sempre un esercizio complicato. Nella storia di tutti i partiti questo implica fare delle scelte e in questo caso c’era in ballo il famoso taglio dei parlamentari che ha fatto sì che comporre le liste fosse ancora più complicato. La differenza tra noi e gli altri è che noi abbiamo un meccanismo trasparente di voto in un organismo che viene eletto in un congresso".