Appello, confermata l’illegittimità dei parcheggi di Castelluccio

La sezione per gli Usi civici della Corte di Roma ha ribadito quanto deciso dalla sentenza del ’Commissariato’ nel 2018

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La Corte d’Appello di Roma, Sezione specializzata per gli Usi Civici, ha confermato quanto deciso con la sentenza del marzo 2018 del Commissariato Usi civici Lazio, Umbria, Toscana relativa alla illegittima realizzazione di parcheggi per autoveicoli da parte del Comune di Norcia sul Piano Grande di Castelluccio, sui Monti Sibillini. Sconfitta, quindi, la Regione Umbria, che aveva proposto appello avverso la sentenza commissariale, ritenendo di poter autorizzare qualsiasi tipologia di fruizione delle terre collettive, e la stessa Comunanza Agraria di Castelluccio, disponibile a cedere l’utilizzo delle terre collettive in contrasto con l’interesse di salvaguardia ambientale e degli stessi cittadini titolari dei diritti di uso civico. Il Comune di Norcia non si è costituito.

L’associazione ecologista Gruppo d’intervento Giuridico odv, costituitasi davanti alla Corte d’Appello di Roma in difesa del demanio civico del Piano Grande e al Pian Perduto di Castelluccio di Norcia e della sentenza del Commissario per gli Usi Civici di Lazio, Umbria e Toscana, grazie al prezioso operato degli Avvocati Rosalia Pacifico, del Foro di Cagliari, e Tommaso Raccuglia, del Foro di Roma, esprime grande soddisfazione per la pronuncia della Corte d’Appello romana. La vicenda processuale davanti al Commissario per gli usi civici rientra nel complesso di azioni portate avanti fin dall’istanza dell’estate 2015 dalle associazioni ecologiste Mountain Wilderness Italia e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus per la salvaguardia dei Piani di Castelluccio, noti per la famosa fiorita. Il Commissario per gli Usi Civici e la Corte d’Appello hanno affermato chiaramente che i terreni a uso civico non possono "essere adibiti ad aree di sosta temporanee per autoveicoli". Dopo il ricorso ecologista, il Commissario per gli Usi Civici aveva disposto il sequestro giudiziario delle aree a uso civico utilizzate illegittimamente come parcheggio e gli atti sono stati trasmessi alla competente Procura della Repubblica per le ipotesi di reato paesaggistico e alla Procura regionale della Corte dei conti per le ipotesi di danno erariale.