Cattedrale pronta a tornare a vivere. Ieri l’anteprima della grande apertura del 19 gennaio prossimo e oggi piccolo assaggio con la cerimonia religiosa che precederà una processione, che porterà i fedeli alla Madonna del Pianto. I lavori di restauro, dopo il sisma del 2016, sono pressoché conclusi e a presentarli sono state le Istituzioni. Nella conferenza convocata proprio in Cattedrale, il vescovo Domenico Sorrentino, la presidente della Regione, Donatella Tesei, il sindaco Stefano Zuccarini (in sala anche la presidente della Provincia, Stefania Proietti) e i progettisti che hanno curato gli interventi, Andrea Tucci e Massimo Meschini. Collegato da remoto il commissario del Governo alla ricostruzione, Giudo Castelli, che ha portato il proprio saluto dopo l’introduzione di don Giuseppe Bertini, canonico e priore del Capitolo della Cattedrale.
"La riapertura è un momento decisivo per la vita della città", ha detto Castelli ricordando l’integrazione finanziaria concessa ai finanziamenti della Cattedrale. "La nostra Cattedrale ha sfidato guerre e terremoti e l’emozione di essere ad un passo dalla riapertura è notevole – così il sindaco Zuccarini – tanto che il simbolo di questo momento è il portone, chiuso per 8 anni e oggi riaperto". Tesei ha voluto sottolineare il suo grande legame nei confronti della Cattedrale folignate, che è stata poi la molla per la delibera dell’ultima parte di finanziamenti: 120mila euro. Da Tucci il punto sui lavori che si sono allungati di qualche mese rispetto alla scadenza prevista. "È stata un’avventura e la Diocesi ha avuto pazienza. Il nostro compito sarà quello di assicurare l’ultimo miglio degli interventi per arrivare poi al risultato di togliere la gru", ha spiegato Tucci. E la gru dalla piazza dovrebbe sparire non prima di gennaio . "La riapertura della Cattedrale – è stato il messaggio del vescovo Sorrentino – è fondamentale per tutta la comunità, luogo propulsore della fede e la sua riapertura permetterà alle nuove generazioni di non rimanere cieche". Diversi gli interventi da parte delle ditte che vi hanno preso parte e che hanno interessato più settori, dalla pulitura delle superfici al consolidamento delle strutture e delle decorazioni, dal restauro degli stucchi e degli elementi decorativi, a pitture murali e affreschi, quindi la ristrutturazione dei paramenti murari in pietra e la protezione finale delle superfici. Quello che resta da fare è il restauro del Campanile, della Cappella Jacobilli e la copertura del transetto. Si tratta di progetti avviati.
Alessandro Orfei