Alto Chiascio, popolazione in calo

Gubbio: in “discesa“ anche gli over 65. È il risultato del censimento condotto dal Circolo Acli di Fossato di Vico

Cala la popolazione nei comuni dell’Alto Chiascio (Costacciaro, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Nocera Umbra, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Valfabbrica) compresa quella degli anziani, solitamente in crescita, aggravando una situazione demografica già preoccupante per la contrazione delle nascite. E’ quanto emerge dai dati del quinto censimento “over 65“ condotto negli otto comuni dal circolo Acli Ora et Labora di Fossato di Vico, in collaborazione con i relativi uffici anagrafe.

Moderato dal professor Antonio Pieretti, illustrato nella sede del circolo, presenti il arcivescovo Vincenzo Paglia, i sindaci di Fossato di Vico e Gualdo Tadino, la vicepresidente provinciale Acli Marta Ginettelli, Raniero Menghini e don Sajy George, è stato introdotto da una esauriente relazione del presidente del Circolo Acli Sante Pirrami. In un territorio che in termini di popolazione perde già una media annua di 320 unità (pari allo 0,5% dei residenti) nel 2021 si registra per la prima volta un calo degli over 65 di 102 unità (0,6%), causato forse anche dal Covid. Su 61.722 residenti, gli over sono 17.079 (27.7%), percentualmente superiore di oltre il 5% sul dato nazionale.

Costacciaro con il 32,7% e Scheggia con il 32% sono i comuni più "anziani", Fossato di Vico con il 25% è il più "giovane", Gubbio è al penultimo posto con il 26,8%. Nella divisione per fasce d’età quella degli "anziani" (75-89 anni) è la più presente (il 48,3%) superiore ai "giovani anziani" (65-74 anni) con il 44,7% e "grandi anziani" (oltre 90 anni) con il 7,9%.

Da sottolineare positivamente che la popolazione over 65 è autosufficiente "e la propensione delle famiglie – ha osservato Pirrami - ad una convivenza allungata e plurigenerazionale". Attesissimo l’intervento dell’arcivescovo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio della Famiglia, che ha presentato il suo libro “L’età da inventare“, la vecchiaia appunto, che non deve e non può finire necessariamente in una Rsa, ma che va invece investita proficuamente pensando ai risvolti sociali, economici che questa vita più lunga comporta per le istituzioni.

g.b.