SOFIA COLETTI
Cronaca

Alex Britti in concerto a Orvieto "Sarà una festa tutta da cantare"

Il cantautore romano domenica in Piazza del Popolo nell’evento finale di Sound Festival, al via stasera

Alex Britti in concerto a Orvieto "Sarà una festa tutta da cantare"

di Sofia Coletti

"Cosa aspettarsi? Un sacco di canzoni da cantare, una chitarra elettrica con un gran bel suono e tanto divertimento". Così Alex Britti presenta il suo “Live 2023“ che domenica alle 21 lo porterà in concerto in Piazza del Popolo (biglietti su Ticketone). E’ l’evento finale dell’Orvieto Sound Festival con direzione artistica di Pino Strabioli, che si apre questa sera con il rapper Ernia e prosegue domani con Bresh e sabato con Carl Brave

Alex, come ha ideato il concerto di Orvieto?

"Come un viaggio tra i successi della mia carriera: non lo faccio apposta, è che sono passati tanti anni, ho avuto la fortuna di avere tante canzoni popolari quindi il “best of“ è inevitabile. Oltre alle vecchie canzoni ci saranno i due nuovi brani “Tutti come te“ e “Nuda“ e un pizzico di improvvisazione. So già che il pubblico canterà quasi tutto il concerto insieme a me".

Sarà un modo per ripercorrere le tappe della sua carriera?

"Sì, io vado molto d’accordo con il mio repertorio e la mia carriera. Ho sempre fatto convivere in modo naturale l’anima pop, quella cantautoriale e i progetti blues d’élite e gli assoli di chitarra. E’ come cambiare vestito alla stessa persona: in jeans e maglietta o in giacca e cravatta sempre sempre la stessa. Io gioco molto con il mio repertorio in questo senso".

La chitarra cosa rappresenta?

"E’ il mio equilibrio, il terzo piede con cui mi reggo a terra. Mi riporta alla base ogni volta che ne ho bisogno e mi dà la sensazione di libertà e indipendenza. Le piacciono i tour estivi?

"Moltissimo. Rispetto al tour in teatro, più intimo e parlato, il concerto d’estate è come una grande festa con gli amici. Prima di salire sul palco ho sempre la sensazione di andare a far baldoria e divertirmi".

Con l’Umbria ha molti legami?

"E’ una delle regioni che conosco e amo di più, soprattutto la zona di Orvieto e Todi. Ci vengo da sempre, in privato, in incognito per staccare la spina e rilassarmi. Vengo a trovare gli amici, a fare degustazioni, sempre con il cappellino calato, Non mi vede nessuno ma mi conoscono bene i proprietari di enoteche e ristoranti".

E poi ci sono i concerti...

"Certo, ogni tanto vengo anche a suonare, ricordo un’apertura di Umbria Jazz qualche anno fa. In questo caso però c’è solo l’aspetto professionale. Ma sono molto amico di Radio Subasio: li vado a trovare spesso, sanno che amo mangiare e mi prendono per la gola".