REDAZIONE UMBRIA

Addio a Paolo Vincenzo Giulivi

Passignano piange il suo "Maresciallo", disponibile verso tutti

In tanti ieri pomeriggio hanno voluto portare l’ultimo saluto al luogotenente dei carabinieri Paolo Vincenzo Giulivi, scomparso prematuramente a 57 anni dopo una lunga malattia che lo ha colpito mentre già da diversi anni si trovava al comando della stazione carabinieri di Passignano. Di Giulivi (che per tutti in paese era "Il Maresciallo") l’area del Trasimeno ricorda la disponibilità, che rende speciale l’attitudine al vestire una divisa nei nostri piccoli centri. Attività che non esime dall’affrontare fatti complessi e dolorosi ed anche in queste circostanze il comandate Giulivi non ha mai mancato di mostrare umanità e competenza. Nella gestione dei grandi eventi si è sempre distinto, riuscendo anche nelle situazioni più calde a mantenere ordine e sicurezza. Originario di Perugia, proveniva dalla stazione di Corciano ma ormai a tutti gli effetti era considerato un passignanese. Se i colleghi dell’Arma ieri nella chiesa di San Barnaba a Perugia hanno ricordato Giulivi come un "uomo di grande generosità, un altruista che si è sempre dedicato al prossimo e alla sua famiglia", il sindaco di Passignano Sandro Pasquali ha scritto di "doti umane eccezionali" e del modo in cui aveva gestito la malattia "con garbo e riservatezza". Noi della redazione umbra de La Nazione ci uniamo al cordoglio dei familiari, della moglie e dei tre figli, citando l’amore per la radio. Per anni Giulivi era stato un giovane Dj per Radio Aut e proprio l’amore per la musica non lo aveva mai lasciato. Così come quello per il giornalismo che aveva accantonato per indossare la divisa e che non ha mai negato essere rimasto un sogno nel cassetto.

Sara Minciaroni