
Gli utenti proprietari e i comitati Pro acqua Gualdo, di difesa del Rio Fergia e delle sorgenti della fascia appenninica presidieranno in maniera permanente le terre della Comunanza agraria. Vogliono il ripristino dell’accesso alla zona delle sorgenti storiche e la salvaguardia delle strutture preesistenti all’alluvione del 2013. Lo hanno ribadito ieri, in occasione della manifestazione davanti al municipio. Una delegazione della piazza è stata ricevuta dal sindaco Massimiliano Presciutti nella sala consiliare: hanno presenziato gli assessori Pasquarelli, Franceschini e Gramaccia. Stefania Troiani, già attiva per il Rio Fergia, s’è fatta portavoce "non politica" dei gruppi della protesta: si fa una battaglia per la difesa dell’acqua e delle sorgenti, e dei diritti dei cittadini attuali e futuri. "Dopo le carte bollate e le sentenze, chiediamo solo che venga rispettata la legge". Ricordato che anche i nuovi progetti, oltre alle sorgenti, insistono sui terreni della proprietà collettiva, ha detto che "occorre coordinarsi con la Comunanza e che le istituzioni devono essere dalla parte dei cittadini". Ascoltati i presidenti dei comitati ed i senatori pentastellati Emma Pavanelli e Fabio Romagnoli e il consigliere regionale Thomas De Luca, il sindaco ha risposto: nelle vicende della concessione a Rocchetta spa "nessuno ha fatto sotterfugi, non c’è niente da nascondere"; sul tema ci sono stati 5 sedute del Consiglio comunale; è stata ordinata la demolizione dei cabinotti; ha apprezzato Rocchetta che investe nel territorio e ha chiesto di migliorare le condizioni della sicurezza di tutta l’area; "Ora lavoriamo con la Regione per fare le cose come si deve". Dopo 2 ore di confronto, l’affermazione drammatica: "Se si ritombano i pozzi, l’azienda chiude, 150 persone vanno a spasso".
Alberto Cecconi