
Mori e Pagni, la coppia del corso di kenko karate
Montecatini Terme (Pistoia), 20 maggio 2020 - Ipotesi, studi, lavori di ripartenza, per non farsi trovare impreparati. Il karate, ad esempio, riparte dalla pineta. O meglio, le intenzioni dei docenti del corso di kenko karate della palestra My Well di Margine Coperta Traversagna, il maestro 4° Dan Andrea Pagni e l’istruttore 5° Dan Sergio Mori, sono chiare: appena sarà possibile, riprendere a praticare l’arte marziale, nata in Giappone nelle isole Okinawa, nello splendido parco di Montecatini Terme.
“Per quanto riguarda la nostra attività, si può dire che abbiamo già studiato formule di allenamento che tengano conto delle normative per il distanziamento sociale – fa sapere Pagni, già assurto alle cronache in passato anche come valente musicista –. Una delle prime iniziative sarà l’organizzazione di uno stage in pineta, la prima domenica disponibile. Questo perché la nostra disciplina ci consente sia di lavorare a contatto, andando in terra nella lotta, sia di lavorare ognuno per conto proprio, a distanza dagli altri, che sarebbe il modo in cui imposteremo le metodiche di allenamento. Faremo movimento all’aria aperta, maggiormente salutare. Ma tutto secondo le disposizioni governative. Per noi resta fondamentale garantire la salute nostra e soprattutto quella del prossimo”.
Saranno gli elementi del gruppo di kenko karate a partire, ma tutti gli interessati potranno provare la disciplina. “Sì, sarà una manifestazione aperta a tutti, impostata sulle tecniche di base e quindi di notevole semplicità – conferma Pagni –: un modo di farci conoscere, ma principalmente di divulgare il karate, disciplina meravigliosa, che non può non appassionare. Questa sarà la nostra ripresa, prima ancora di rientrare – e speriamo che ciò avvenga quanto prima – in palestra, alla ‘My Well’”. Un montecatinese, Pagni, un monsummanese, Mori, all’insegna di una Valdinievole attiva, desiderosa di ricominciare.
“Nel frattempo ci siamo dedicati ai video in cui tutti i componenti della palestra invitavano sportivi e non sportivi a rimanere a casa, a evitare la diffusione del contagio di Covid-19 – chiosa il maestro –. Il karate, ad esempio, insegna a essere responsabili, a migliorarci: cercateci, non ve ne pentirete. Come diceva quel tale? Ah già: provare per credere”. Giusto. Si lavora per riprendere e che cos’è meglio di movimento e natura?
Gianluca Barni