
Un incremento della produzione di 250mila chili l’anno, pari al 13,5% di quella attuale. Tanto potrebbe incidere la riapertura del mercato Usa per la Finocchiona Igp. A dare il via libera all’export, che scatterà fra 60 giorni, il riconoscimento della Toscana come territorio indenne dalla malattia vescicolare suina, da parte degli uffici federali statunitensi. Un iter ormai avviato con la pubblicazione del decreto sul Federal register e che andrà a conclusione il prossimo 23 ottobre.
A illustrare le possibili e importanti ricadute sul settore, ieri, la vicepresidente della Regione Toscana e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, l’assessore alla sanità Simone Bezzini, il presidente del Consorzio di tutela della Finocchiona Igp, Alessandro Iacomoni e il direttore Francesco Seghi. Presente all’incontro anche Pietro Bellini, presidente il Consorzio di tutela del Prosciutto di Norcia Igp, che beneficerà a sua volta della novità. "Abbiamo cominciato a lavorare a questo aspetto nel 2016 – ha detto Saccardi - per poter affermare che la Toscana era libera dalla malattia vescicolare, il che avrebbe consentito l’esportazione di un salume fresco in un mercato importante come gli Usa. Finalmente oggi, dopo sette anni e tanti incontri, sono arrivati i risultati".
"Siamo finalmente stati iscritti nel Federal register – ha proseguito il presidente del Consorzio, Iacomoni –. Aspettiamo con grande trepidazione la scadenza dei 60 giorni perché la possibilità si apra in via definitiva". "Una giornata storica" ha concluso il presidente della Regione, Eugenio Giani. Il settore delle salumeria toscana vanta decine di aziende e circa 1.500 impiegati diretti.
Lisa Ciardi