GIANLUCA BARNI
Calcio

Un buon Empoli cede 2-1 alla Lazio: settima di campionato fatale agli azzurri

La sconfitta arriva nel finale di gara, grazie a una prodezza di Pedro. Vasquez respinge un rigore di Castellanos

GIANLUCA BARNI
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Il gol di Esposito per il vantaggio provvisorio dell'Empoli

Il gol di Esposito per il vantaggio provvisorio dell'Empoli

Roma, 6 ottobre 2024 – Alla settima giornata del campionato di serie A arriva la prima sconfitta dell’Empoli: all’Olimpico, la Lazio s’impone di misura, 2-1, sugli azzurri. Il k.o. giunge nel finale di gara per una prodezza del neo entrato Pedro. Altra ottima prova degli uomini allenati da D’Aversa, che hanno giocato a viso aperto anche stavolta, mostrando una fase difensiva eccellente. Contro la Lazio regina di Coppe, D’Aversa sceglie il modulo 3-5-2 anziché il 3-4-2-1. Il tecnico ex Lecce opta per Solbakken in coppia con Esposito; Colombo va in panchina. Fazzini torna titolare, mentre Anjorin vince il ballottaggio con Henderson.

Primo tempo equilibrato. Al 6’ cross dalla destra di Lazzari, Zaccagni anticipa tutti ma di testa manda il pallone sul fondo. Replica empolese e gol del vantaggio: al 9’ Solbakken allarga il gioco a sinistra, Pezzella scende sul fondo e mette al centro, ove Sebastiano Esposito approfitta di un’incertezza di Provedel e insacca di testa da pochi passi. Pronta reazione biancoceleste: ancora da destra e ancora Lazzari: sul suo traversone, il destro ravvicinato di Dia termina a lato.

Al 14’ bella punizione di Isaksen dalla trequarti destra, Vasquez riesce a deviare in angolo. Al 16’ tiro-cross di Castellanos dalla sinistra: Vasquez mette in corner. Al 23’ botta da posizione centrale di Castellanos, con Vasquez che si salva alzando il pallone sopra la traversa. Al 26’ tiro a giro dai 20 metri di Anjorin che finisce di poco fuori. Al 33’, sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina, colpo di testa sottomisura di Viti, ma Provedel non ha problemi a bloccare il pallone.

Al 44’ destro di Isaksen dal limite: la palla non centra lo specchio della porta. Agli sgoccioli del recupero il pari capitolino: cross pennellato di Nuno Tavares e inzuccata vincente di Zaccagni, che infila il pallone nell’angolino alla sinistra del portiere. Al 4’ grande giocata dei padroni di casa, con Isaksen che conclude l’azione (respinta di Vasquez), ma l’arbitro fischia il calcio di rigore per un precedente fallo di Pezzella su Dia.

Vasquez si supera, respingendo con le gambe il tiro di potenza dagli undici metri di Castellanos. Al 26’ conclusione di Cacace deviata da un difensore in calcio d’angolo. Al 27’ tiro-cross dalla destra di Solbakken con Provedel bravo ad alzare la palla sopra la traversa. Sul corner, Ismajli mette fuori di testa. Al 34’ gran destro di Zaccagni dai 22 metri, ma la palla termina alta. Al 39’ imbucata di Castellanos per Pedro, che entra in area dalla destra e col destro fa partire un tiro, potente e preciso, che s’insacca alle spalle dell’estremo difensore. Al 46’ miracolo di Vasquez su Castellanos, solo dinnanzi a lui; subito dopo è Castrovilli a sfiorare il terzo gol. La Lazio fa un balzo in avanti in classifica, ma l’Empoli si conferma una splendida realtà. TABELLINO LAZIO – EMPOLI 2-1 LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Lazzari (38’ pt Marusic), Gila, Romagnoli, Nuno Tavares (41’ st Pellegrini); Guendouzi, Rovella; Isaksen (28’ st Pedro), Dia (41’ st Castrovilli), Zaccagni (41’ st Noslin); Castellanos. A disposizione: Mandas, Furlanetto, Patric, Gigot, Dele-Bashiru, Tchaouna. Allenatore: Baroni. EMPOLI (3-5-2): Vasquez; Goglichidze, Ismajli, Viti; Gyasi, Fazzini (20’ st Henderson), Grassi, Anjorin (20’ st Ekong), Pezzella (8’ st Cacace); Esposito (38’ st De Sciglio), Solbakken (38’ st Colombo). A disposizione: Seghetti, Brancolini, Sambia, Tosto, Marianucci, Haas, Pellegri, Konate. Allenatore: D’Aversa. ARBITRO: Ayroldi di Molfetta. MARCATORI: 9’ Esposito; 48’ pt Zaccagni; 39’ st Pedro. NOTE: giornata nuvolosa. Ammoniti: Pezzella, Fazzini, Rovella, Castellanos, Gyasi, Grassi. Angoli: 5-3. Recupero: 3’, 6’. Uscito per infortunio Lazzari. Vasquez ha respinto un calcio di rigore. Gianluca Barni