Grave lutto per la grande famiglia della Pistoiese: è morto Vito Chimenti, bomber della A

9 gol in 25 partite con la squadra arancione. Deceduto a causa di un malore prima di una gara di calcio giovanile in Lucania

Vito Chimenti ai tempi della sua militanza pistoiese

Vito Chimenti ai tempi della sua militanza pistoiese

Pistoia, 29 gennaio 2023 - Un grave, gravissimo lutto ha colpito la grande famiglia arancione. La notizia è stata battuta da poco dalle agenzie di stampa. Nella giornata nella quale la Pistoiese non è riuscita a rosicchiare punti alla capolista Giana Erminio, impattando 1-1 al “Marcello Melani” di Pistoia, è venuto a mancare il bomber arancione della serie A: Vito Chimenti, 69 anni (ne avrebbe compiuti 70 il prossimo 9 dicembre). Nato a Bari, l’ex attaccante poi tecnico, è morto nel pomeriggio, a causa di un malore, negli spogliatoi del campo sportivo di Pomarico in provincia di Matera, prima della partita di Eccellenza lucana Pomarico - Real Senise, che non è stata disputata.

Chimenti, che era allenatore della squadra giovanile del Pomarico, è stato soccorso dagli operatori del 118, che hanno a lungo tentato di rianimarlo, ma senza successo. Ha giocato in A, B e C con Pistoiese, Catanzaro, Palermo, Taranto, Salernitana e Lecco. Settantasette le sue presenze nella massima serie, condite da 13 reti, 9 delle quali segnate proprio con la maglia arancione nella stagione 1980/81 (25 le gare giocate su un totale di 30: era la mitica “A” a 16 squadre).

Di corporatura tozza, ma agile, divenne popolare per aver utilizzato spesso un particolare modo di alzarsi e portare avanti il pallone, definito “bicicletta”. Le sue annate migliori, probabilmente, sono state quelle giocate con la casacca rosanero del Palermo: 29 i gol complessivi in due stagioni, con un sesto e un settimo posto in cadetteria e la sconfitta nella finale di Coppa Italia 1978-1979, quando con un suo gol al primo minuto di gioco il Palermo passò in vantaggio contro la Juventus bonipertiana, allenata da Trapattoni.

In quell’incontro, rimasto nella memoria collettiva, fu costretto a uscire durante l’intervallo a causa di un infortunio a un ginocchio procuratogli da Cabrini, il “bell’Antonio” della Vecchia Signora e della Nazionale italiana. A Pistoia, nonostante la retrocessione della formazione arancione all’ultimo posto della classifica, lasciò un bel ricordo. Fromboliere, sapeva far divertire il pubblico.

Di lui restano nella mente il gol della bandiera realizzato alla Juventus in un Comunale di Pistoia gremito come mai (il sottoscritto era in tribuna settore C con un tagliando che riportava la dicitura “posti in piedi”) e le scommesse che faceva puntualmente coi compagni di squadra prima di ogni seduta di allenamento. Visto con gli occhi di chi scrive, stimolato quasi provocato dai compagni, riusciva a segnare dalla bandierina del “Turchi” tutte le volte che entrava sul rettangolo da gioco per prepararsi. Chissà quanti caffè gli saranno stati pagati. Gli sia lieve la terra.

Gianluca Barni