Fiorentina-Torino, le pagelle: Ranieri la star, Beltran in ombra

I voti dopo la sfida al Franchi vinta dai viola per 1-0

Ranieri esulta dopo la vittoria contro il Torino (Foto Germogli)

Ranieri esulta dopo la vittoria contro il Torino (Foto Germogli)

Firenze, 30 dicembre 2023 – Le pagelle di Fiorentina-Torino dopo la sfida di ieri sera al Franchi vinta dai viola per 1-0.

Luca Ranieri, 8 – Aveva iniziato l’avventura in viola da difensore di scorta, ora si riscopre anche bomber. Sempre di scorta, sia mai. Gol con dedica al bimbo che verrà, ma intanto è arrivato un gol pesantissimo che a -5’ e recupero spedisce la Fiorentina in orbita. Sempre attento e dove non arriva con il fisico ci arriva con il senso della posizione. Provvidenziale un recupero a fine primo tempo. Rimedia un giallo inevitabile, ma serve a sbrogliare una situazione scabrosa.

Pietro Terracciano, 7 – Dopo una imprecisione sul rinvio che pareva costare caro, si riscatta disinnescando una testata di Zapata. Si supera su Lazaro, distendendosi e negando la rete del vantaggio granata. C’è anche del suo in questa vittoria.

Michael Kayode, 6,5 – Lazaro lo mette alla corda, perché sono due velocisti e il granata ne ha di più, almeno in avvio. Si riprende alla distanza quando tutti calano, ma lui continua come se fosse il primo minuto. Suo il traversone che pesca sul secondo palo ’bomber’ Ranieri.

Nikola Milenkovic, 6,5 – Sembrava una serata destinata alla sofferenza, almeno in avvio, contro un cliente non semplice come lo Zapata di questo periodo. Nella ripresa si trasforma e con lui anche la Fiorentina. Non sbaglia più nulla.

Cristiano Biraghi, 5,5 – Serata di posizione per il capitano che spinge meno del solito, anche se è tutta la squadra e essere più arretrata del solito. Bellanova nel primo tempo lo punta creando problemi. Ci prova anche su punizione, ma è un periodo che non va. Dal 76’ Parisi.

Melo Arthur, 6 – La base di fosforo c’è sempre, ma il brasiliano, seguito in pratica a uomo, sembra in difficoltà più fisica. E’ anche vero che ormai tutti sanno che il cuore del gioco batte in quella zona. Esce dalle trappole con la solita eleganza, ma incide meno. Dal 63’ Mandragora.

Alfred Duncan, 6,5 – Gara di sacrificio per limitare le iniziative di Valsic che incrocia praticamente sempre. Corre e rincorre tutto quello che passa dalle sue parti. Qualità a corrente alternata, ma tanta quantità ed era quello che serviva.

Jonathan Ikonè, 5,5 – La sindrome di Paperino lo perseguita. Si perde, per un motivo o un altro, nei momenti clou. Sono i dettagli a fare la differenza e il francese perde spesso l’attimo, come a tu per tu con Milinkovic Savic: l’ultima scelta resta incompiuta. Dall’86’ Sottil.

Giacomo Bonaventura, 6 – Fatica a entrare in ritmo, almeno all’inizio. Lo stop per l’infortunio gli ha tolto smalto. Ci prova sempre a trovare la giocata personale o l’imbucata vincente che però non arriva. Nella ripresa torna al centro del gioco e la Fiorentina cresce pure per questo. Dall’86’ Quarta.

Christian Kouame, 6,5 – Vivace, si propone e cerca sempre la collaborazione dei compagni. Non è al meglio fisicamente, ma nessuno se ne accorge perché non molla mai. Ingaggia con Tameze un duello tutto da seguire che vince ai punti.

Lucas Beltran, 5,5 – La dura legge del ’non-gol’ che colpisce i centravanti: magari eseguono gli ordini impartiti, ma non riescono a fare come vorrebbero il loro mestiere, secondo le caratteristiche più congeniali. Pochi i palloni giocabili. E quelli che ha a dispozione non li spreca, cercando di metterli a frutto. L’impressione è che sia davvero troppo solo, anche se lui non si sottrae allo scontro fisico, pur soffrendo Buongiorno.

Dal 63’ Nzola.

L’allenatore Vincenzo Italiano 7 – Chiude il 2023 come meglio non poteva sperare. Deve fare i conti con una squadra usurata, chiedendo a qualcuno di stringere i denti e il primo tempo è di sofferenza. Rivitalizza la squadra soprattutto a livello mentale nella ripresa, quando esce tutto il carattere di una Fiorentina forgiata a sua immagine e somiglianza. Sceglie Beltran, ma soprattutto Ranieri, uomo da tre punti. E si gode una classifica scintillante.

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