
Il tecnico Esposito con l'attuale presidente della Pistoiese, Bonacchi
Agliana (Pistoia), 2 maggio 2020 - A piccoli passi verso la ripresa. Attento ad ogni novità, Armando Esposito, presidente/allenatore del Real Aglianese, sta cercando di essere propositivo e mantenere impegnato il gruppo neroverde. La ripartenza – o lo stop definitivo – sarà questione di poco più di una decina di giorni, ormai. E la prima questione che si sta ponendo sul tavolo, più ancora del distanziamento sociale (che per lo sport, specie di uno sport di contatto com’è quello del calcio, è materia ardua e complessa), è quella dell’impiantistica sportiva, delle strutture esistenti, in molti casi di per sé già precarie (senza intervento della pandemia di Covid-19).
Vista la condizione in cui versano gli impianti sportivi delle nostre società, impianti che risultano inutilizzati ormai da alcune settimane, si è mosso il presidente del Comitato calcistico regionale toscano, Paolo Mangini. “Il nostro massimo dirigente ha richiesto all’assessore regionale allo Sport Stefania Saccardi la possibilità di autorizzare l’ingresso in tali impianti a dirigenti e collaboratori dei nostri sodalizi solitamente addetti alla manutenzione – racconta Esposito –. Una presenza necessaria al fine di verificarne lo stato e mettere in atto gli interventi necessari. Condividiamo in toto la richiesta, per non trovarci impreparati al momento dell’eventuale ripresa della stagione”.
A questa richiesta l’assessore Saccardi ha risposto positivamente e, grazie all’ordinanza numero 36 del 14 aprile scorso, è consentita l’attività di cura e manutenzione ordinaria degli impianti sportivi esterni a manto erboso (erba naturale e sintetica). Tale attività dovrà svolgersi comunque entro determinati limiti. “Un primo passo, a cui ci si augura ne seguano, rapidamente, altri – chiosa Esposito –: il gioco del pallone è rimasto l’ultimo a decidere. Che, quindi, scelga e decida per la migliore soluzione possibile. A noi non resta che attendere, fiduciosi”. Fiduciosi e possibilmente preparati, pronti a cogliere l’attimo.
Gianluca Barni