Renza Castelli (foto Ansa)
Firenze, 23 novembre 2018 - Il quinto live di X Factor 12 costa "il posto" a Renza Castelli. La cantante di Pietrasanta si può però consolare: è riuscita a raggiungere la serata più importante dei live, quella degli inediti, durante la quale ha presentato il suo "Cielo inglese". Un pezzo bello e raffinato, come lei del resto, scritto da un poeta della musica italiana come Bungaro e da un autore come Cesare Chiodo, che ha collaborato con i più grandi, insieme a Rakele ed è prodotto da Fausto Cogliati.
Certo, nei giudizi i giudici non si sono risparmiati. Al di là del suo mentore Fedez, che ha fatto a Renza un "in bocca al lupo", Manuel Agnelli ha definito il pezzo "carino" (e su questo aggettivo la faccia di Fedez era tutto un programma), ed "elegante", proprio come Renza. Lodo Guenzi pensa che il pezzo sia semplice, ma efficace. Anche qui una sottile stilettata. Infine Mara Maionchi che si dice "ammirata dalla perfezione"... che volesse sottintendere una mancanza di emozionalità?
Comunque il pezzo è bello, anche in quel riferimento a Chagall che invece Agnelli le ha contestato (o meglio, ha contestato agli autori)
Succede che Renza è la meno votata della sua manche: può capitare, quando si arriva a questo punto del programma è inevitabile che in ballottaggio finiscano concorrenti di spessore. Il destino cinico e baro, però, la manda in sfida con un'altra concorrente della squadra di Fedez, Naomi. I loro cavalli di battaglia sono "Waiting in vain" di Bob Marley per la cantante versiliese, "Bang bang" di Jessie J per Naomi. Fedez è chiamato a scegliere una concorrente tra le due: un dilemma che Fedez risolve passando la palla ai colleghi. Dice che elimina Renza solo sperando che gli altri giudici raccoglieranno il suo appello ad andare al tilt e rimettere così la decisione al pubblico.
La proposta è accolta: Agnelli elimina Naomi, Lodo elimina Renza, Mara elimina Naomi e così il pubblico vota: la scelta è per la bella voce partenopea di Naomi, che passa al sesto live. Renza eliminata.
Per quanto riguarda i BowLand, il trio iraniano-fiorentino con mentore Lodo Guenzi ha presentato "Don't stop me", pezzo in pieno stile Bowland: gli aggettivi si sprecano. Brano sexy, ipnotico, esotico, oscuro, anche se Mara dice che li ha trovati meno erotici del solito. Lodo dice che sono "una grande figata" ed è difficile dargli torto.