Lotta alla pandemia e vaccini, i volontari in prima linea

"Botteghe della salute" e i ragazzi nei pronto soccorso toscani hanno contribuito a immunizzare la popolazione over 80

Migration

La pandemia ha modificato il Servizio civile regionale: a volte aumentando le difficoltà, ma rendendolo anche centrale nel supporto agli anziani e ai fragili. Il punto su progetti vecchi e nuovi, ma anche su esperienze e singole iniziative è stato fatto dalla Regione Toscana alla presenza di tanti ragazzi che hanno svolto il Servizio civile in piena fase Covid.

Secondo il report presentato dalla giunta, nel 2020, a seguito dell’emergenza sanitaria, i progetti di servizio civile regionale avviati fra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 hanno dovuto essere rimodulati e riorganizzati. A inizio pandemia i progetti attivi erano 488: di questi 109 sono andati avanti senza sosta, 11 sono stati definitivamente interrotti e gli altri hanno subito brevi sospensioni.

I giovani del progetto "Botteghe della Salute" e "Servizio civile nei pronto soccorso toscani" hanno, in questo contesto, fornito un contributo fondamentale nella campagna di vaccinazione della popolazione over 80, come supporto alle prenotazioni telefoniche tramite l’apposito numero verde. Fra le attività specifiche delle "Botteghe" c’è infatti quella di supportare i cittadini nei servizi sanitari. Il servizio civile regionale, istituito nel 2006, è stato avviato per la prima volta nel 2009, con un bando dedicato all’attivazione della carta sanitaria elettronica. Rientra nell’ambito di Giovanisì, il progetto della Regione per l’autonomia dei giovani.

Riguarda giovani di età compresa fra i 18 ed i 29 anni, disoccupati, inattivi o studenti, e costituisce un’esperienza di cittadinanza attiva oltre che un’occasione di formazione civica e sociale, che permette ai giovani di misurare le proprie capacità e di crescere nella sfera personale e professionale. I progetti di servizio civile regionale durano fra gli 8 e i 12 mesi, con il riconoscimento di un assegno mensile di 433,80 euro.

Alla fine del percorso viene rilasciato dai Centri per l’impiego il libretto formativo del cittadino, nel quale vengono riportate le competenze acquisite. Ad oggi sono stati emanati 25 bandi per quasi 18mila posti. Le domande di iscrizione all’albo degli Enti del servizio civile regionale aumentano ogni anno e dal 2009 a oggi sono passate da 200 a oltre 600.