"La pandemia minaccia il futuro dei giovani Non lo permetteremo: noi in prima linea"

Sviluppo e lavoro, il governatore della Toscana Eugenio Giani e gli interventi per sostenere studenti, donne lavoratrici e disabili

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di Lisa Ciardi

"Dare alle nuove generazioni strumenti adeguati per vincere le sfide del proprio tempo". È questo l’obbiettivo di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana che, dal 2011, aiuta i ragazzi a orientarsi al meglio nella scelta del proprio futuro. A spiegarne finalità e modalità d’azione il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

Quali sono le finalità del progetto?

"Sostenere i giovani e aiutarli ad avere strumenti adeguati per affrontare il futuro è indubbiamente uno dei compiti principali a cui una pubblica amministrazione deve assolvere. Dal 2011, con la nascita del progetto Giovanisì, la Regione Toscana si è posta l’interrogativo su come sostenere concretamente le nuove generazioni, affinché i ragazzi possano essere protagonisti positivi di processi di innovazione e inclusione nella società, sostenendoli nel raggiungimento dell’autonomia".

Cosa è cambiato con il Covid?

"La crisi pandemica ha inevitabilmente ridisegnato le abitudini e le esigenze dell’intera popolazione, in modo particolare dei giovani, che hanno visto la loro condizione e le loro prospettive diventare ancora più incerte. La Regione Toscana in questa legislatura, attraverso il progetto Giovanisì, potenzia ancor di più l’attenzione sui giovani, con l’obiettivo di non subire passivamente la crisi causata dal Covid-19, bensì trarne occasioni di rinnovamento e innovazione, grazie anche all’impegno che l’Europa mette in campo attraverso la Next Generation Eu". Quali sono in concreto le novità?

"Si affiancano a strumenti consolidati nuove forme di sostegno, facendo leva sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dalle nuove professioni, favorendo gli scambi con realtà di altri Paesi, ma anche il coinvolgimento degli interlocutori giovani sul territorio, relatori di nuove proposte e riflessioni. Si intende inoltre valorizzare la Toscana come terra di opportunità, nella quale sviluppare le proprie competenze e costruire la propria strada, per attrarre sempre più giovani nella nostra Regione e favorirne la permanenza. L’obiettivo ambizioso è sottrarre i giovani a quella "sindrome di esclusione" purtroppo diffusa in queste delicate fasce d’età, sostenendoli nel raggiungimento dell’autonomia: non più oggetti indiretti delle politiche e della vita pubblica, ma piuttosto soggetti responsabilizzati nella scelta del proprio percorso di vita e del loro contributo alla crescita della società in cui sono inseriti. Tra gli obiettivi principali della Regione Toscana, attraverso il progetto Giovanisì, c’è quello di ampliare le opportunità legate al diritto allo studio, con particolare attenzione all’alta formazione, mediante percorsi qualificanti e qualificati, in grado di favorire la formazione dei giovani e al contempo il loro inserimento nel mondo lavorativo".

Ci sono dei temi specifici sui quali focalizzate l’attenzione?

"Gli interventi che verranno attuati nell’ambito del progetto regionale, finanziati con risorse del Fondo Sociale Europeo+ 2021-2027, del Fondo Europeo di Sviluppo regionale 2021-2027, del Feasr e con risorse regionali e ministeriali, impatteranno sui temi centrali del capitale umano, attraverso azioni volte a sostenere il raggiungimento dell’autonomia personale e lavorativa dei giovani, con un’attenzione particolare alle persone con disabilità. Grande importanza verrà data anche alla formazione e all’istruzione, attraverso interventi che mirino all’acquisizione di competenze spendibili e alla riduzione del disallineamento tra domanda e offerta di occupazione, alla promozione dell’occupazione attraverso strumenti che facilitino l’ingresso nel mondo del lavoro (tirocini orientativo-formativi e di inserimento lavorativo, praticantati, percorsi di apprendistato in duale e professionalizzanti, imprese didattiche), che consentano la formazione continua e la possibilità di riqualificazione professionale".

Prevedete azioni specifiche per l’occupazione femminile?

"Vengono portate avanti azioni per il sostegno all’occupazione e la conciliazione tra la vita lavorativa e quella privata, in particolare delle giovani donne. Ci sono poi iniziative a supporto all’imprenditoria, compresa quella agricola, attraverso misure per l’accesso al credito tramite la costituzione di fondi per prestiti anche nella forma del microcredito, con particolare attenzione all’internazionalizzazione, all’innovazione e alla digitalizzazione del contesto produttivo. Infine, temi più trasversali, legati alla cultura, alla legalità e alla cittadinanza attiva e partecipata, anche attraverso esperienze di Servizio civile regionale".

Quali i punti di contatto tra questi progetti e il tema dello sviluppo sostenibile?

"La Regione si impegna a concorrere in modo sempre più consistente alla promozione dello sviluppo sostenibile, tra i giovani toscani. Questo passa anche da una sintesi delle politiche di educazione civica e della memoria, attraverso l’integrazione di strumenti e le linee di intervento, con l’obbiettivo di promuovere una crescita personale e sociale dei cittadini toscani, coerente con i grandi obiettivi di Agenda 2030".