Forte sostegno a chi vive con l’arte Alla cultura vanno 875mila euro

Arrivate il 32 per cento in più di domande rispetto al 2020 dal mondo dello spettacolo: erogati più fondi

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Sono rimasti chiusi per 165 giorni e per altri 133 giorni hanno subito un contingentamento degli ingressi. Per loro, che vivono di pubblico, è una vera e propria scure sui bilanci. Gli operatori del mondo dello spettacolo dal vivo e delle attività culturali sono infatti tra i più danneggiati della crisi pandemica del 2020. Numeri che sono ben raccontati dalle richieste di aiuto arrivate a Fondazione Cr Firenze, che lo scorso maggio ha lanciato il bando ‘Emergenza Cultura’ per far fronte alla grave situazione.

Ebbene sono state 230 le domande arrivate dalla Città Metropolitana di Firenze e dalle province di Arezzo e Grosseto. Fra queste ne sono state accolte ben 109, con uno stanziamento totale di 875 mila euro, 76 soggetti operano a Firenze e nella sua area metropolitana e 33 nei territori di Arezzo e Grosseto.

Si tratta di 125 mila euro in più rispetto a quanto era stato preventivato, una scelta presa dal Consiglio di amministrazione proprio in funzione delle tantissime richieste arrivate: il 32% in più rispetto alle richieste arrivate nella precedente edizione del bando prendendo a riferimento solo le richieste provenienti dall’area Fiorentina.

Una misura straordinaria che rappresenta una boccata d’ossigeno fondamentale per la ripartenza di quest’anno. Hanno permesso infatti che molte delle iniziative previste durante quest’estate potessero essere realizzate. Grazie a queste risorse sarà possibile sostenere i costi fissi di struttura e di gestione (affitti, utenze, manutenzione delle strutture, collaboratori continuativi non dipendenti) nonché la realizzazione di spettacoli, attività educative ed eventi di partecipazione e fruizione culturale su tutto il territorio di riferimento.

"La nostra regione e Firenze in particolare – dichiara il direttore generale di Fondazione Cr Firenze Gabriele Gori - confermano ancora una volta una significativa vivacità artistica e culturale perché in questo territorio è nata una molteplicità e una poliedricità di soggetti operanti del comparto dello spettacolo dal vivo e in attività artistiche, spesso di rilievo nazionale e internazionale".

Una grande mano per tutte le attività che mangiano con l’arte che in questo periodo particolarmente difficile per i teatri, le associazioni che producono cultura, hanno dovuto fare i conti con le restrizioni legate al Covid, lo stop della loro attività, il rischio di veder concluso lo sforzo di una vita, portato avanti con grande determinazione. Grazie all’ente no profit questo rischio è stato scongiurato.