Provedel: "Superate tutte le difficoltà"

Il portierone ha avvertito che la squadra avrebbe potuto conseguire l’obiettivo dopo la vittoria contro il Genoa a Marassi

di Fabio Bernardini

"La salvezza in Serie A rappresenta la soddisfazione più grande della mia carriera. Mi riempie di orgoglio". Il portierone Ivan Provedel, tra i principali artefici dell’impresa realizzata a Udine, è il ritratto della felicità: "Una grande gioia i cori dei tifosi, sono legatissimo a questa terra e alla sua gente. Ora non ci fermiamo: proveremo a conquistare il primato in Liguria".

Provedel, a Udine conquistata la seconda memorabile salvezza in Serie A, un’impresa probabilmente superiore rispetto a quella della scorsa stagione visto le difficoltà riscontrate.

"Sono d’accordo perché le criticità sono state davvero tante, a partire dal ritiro funestato dal Covid, la rosa rinnovata con tanti giovani, molti dei quali stranieri con oggettivi problemi di ambientamento e un mister nuovo. Senza voler sminuire la salvezza conseguita nello scorso campionato, ritengo che quella attuale abbia un valore superiore".

Qual è stato il momento più difficile di questa stagione? "Quando abbiamo perso in Coppa Italia contro il Lecce, lì abbiamo toccato il fondo".

E quello dove ha avvertito che la squadra avrebbe potuto conseguire l’obiettivo?

"La vittoria contro il Genoa a ‘Marassi’. Il modo in cui è arrivata ci ha dato tanta consapevolezza".

Cosa ha provato, alla Dacia Arena, al triplice fischio dell’arbitro Aureliano?

"Una sorta di liberazione perché la nostra classifica ce la siamo costruita nei mesi precedenti, ci mancavano quei punti per la sicurezza che tardavano a venire, la vittoria ci ha liberato di un peso".

L’abbiamo vista abbracciarsi con Motta al termine del match, per poi lanciare il coro ‘Motta is on fire’ nel viaggio di ritorno.

"In questo campionato ci sono stati momenti di difficoltà, specie nella prima parte. In aggiunta alcune partite sono state vissute dal nostro mister in bilico, con l’ombra dell’esonero. Essere riusciti a superare quei momenti critici ha rafforzato il legame. Il coro per lui? Era molto emozionato per la salvezza, il raggiungimento di questo traguardo ha determinato una gioia immensa per noi e per lui".

Lei è sempre più un idolo dei tifosi, perennemente osannato con cori prima delle gare. "Sono molto legato a questa città e alla sua gente, qui vivo benissimo. Sono felicissimo e grato ai supporter per le loro manifestazioni di affetto, i loro input mi aiutano a dare sempre qualcosa in più in campo".

Lo Spezia ha esercitato l’opzione per il rinnovo del suo contratto fino al 2023. Lei vorrebbe prolungare ulteriormente per più anni?

"Le mie intenzioni sono chiarissime, io qui sto benissimo. La mia ambizione è di crescere in contemporanea all’evoluzione del club. Aggiungo che vorrei fare un campionato con lo Spezia senza soffrire come in questa stagione, magari ottenendo una salvezza senza patemi. È importante che il club cresca e si consolidi in Serie A, questa è una categoria che non è scontata ma va costruita".

Qual è la fotografia più bella di questo campionato da raccontare a suo figlio Alexander quando sarà più grande?

"È quella che farò domenica quando porterò il mio bimbo in campo sotto la Curva Ferrovia".

Infine, i tifosi vorrebbero conquistare il primato regionale: d’obbligo fare punti contro il Napoli per provare a superare la Sampdoria. "Noi andiamo sempre in campo per vincere. Arrivare prima della Samp, che ha una rosa più attrezzata della nostra, conquistando il primato in Liguria, sarebbe motivo di orgoglio. Avremo la testa libera, ci proveremo".