Ricchi e vanitosi, eppure...

Il West Ham nella top 15 del club più danarosi. Ma stavano quasi per retrocedere

Ricchi e vanitosi, eppure...

Ricchi e vanitosi, eppure...

Ricchi. Ricchissimi. Da non sapere neppure quanto. I famosi Hammers hanno una rosa con un valore superiore del doppio rispetto a quella della Fiorentina. Un passivo nell’ultimo mercato che sfiora i 200 milioni di sterline. Neanche a Football Manager i direttori sportivi di Serie A potrebbero spingersi tanto in là. E se Commisso si difende assolutamente bene in tutte le classifiche economiche, il West Ham non è da meno: oggi è nella Top 15 dei club più ricchi del mondo. Siamo partiti da qui, perché non si può parlare di una società di Premier League senza rendere predominante l’aspetto economico. Anche perché sul piano sportivo qualche lacuna c’è stata, in una stagione che era cominciata con ben altri propositi e che invece, per larghi tratti, ha visto la squadra di Moyes lottare per non retrocedere.

Gli Hammers dovevano tornare fra le prime sei, invece sono arrivati al quattordicesimo posto ed hanno ‘festeggiato’ la salvezza solo nelle ultime partite. Tanto che a metà stagione lo stesso Moyes è stato a forte rischio esonero. E non è detto neanche che il prossimo anno continui ad essere il manager del club. Per la sua reputazione fra i tifosi a poco è servito un percorso in Conference totalmente in carrozza. Girone stravinto con Anderlecht, Silkeborg e FCSB. Passeggiata di salute agli Ottavi contro l’Aek Larnaca di Nenad Tomovic, mentre ai Quarti ha avuto la meglio sul Gent (l’1-1 dell’andata in Belgio è l’unica partita non vinta fin qui nella competizione). Compito più arduo in Semifinale contro l’Az Alkmaar, ma ben indirizzato con la vittoria dell’andata (2-1) e rifinito con il successo di misura nel finale in trasferta (0-1). Le stelle? Non mancano di certo. E tante sono conosciute. Declan Rice, capitano classe ‘99, faro della nazionale inglese. Andrà via per oltre 100 milioni. Attenzione alla qualità di Paquetà, ex Milan e punto fermo della Selecao. Davanti l’eterno Antonio. Nomi importanti anche in difesa, con Kherer, Zouma, Aguerd (amico di Amrabat) e Cresswell, oltre a Ogbonna. In mezzo al campo l’ex obiettivo viola Soucek. Sugli esterni due pericoli come Bowen e Benrahma.

Alessandro Latini