Fisico e qualità, l’Inter c’è

Occhio ai duelli aerei, ai calci piazzati e alle ripartenze. Due le assenze pesanti

Fisico e qualità, l’Inter c’è

Fisico e qualità, l’Inter c’è

L’Inter arriva alla finale di Coppa Italia in grande forma, basta guardare i numeri delle ultime partite per avere una conferma sullo stato di salute dei nerazzurri. Tanti gol fatti, pochi gol subiti. Nella semifinale di Champions League la squadra di Simone Inzaghi ha nettamente avuto la meglio sui cugini del Milan, mentre in campionato ha recuperato molti punti sulle dirette concorrenti grazie ad una notevole striscia di vittorie consecutive.

I nerazzurri hanno attraversato momenti difficili in questa stagione ma hanno superato le difficoltà nel migliore dei modi e sono arrivati in grande forma al periodo più importante dell’anno. Inzaghi è stato messo in discussione in diverse circostanze, soprattutto dopo le tante sconfitte arrivate in campionato, ma è riuscito a portare la squadra in due finali. Il tecnico piacentino è considerato un "re di coppe" e il suo palmares lo conferma: da allenatore, tra Lazio e Inter, ha vinto due volte la Coppa Italia e addirittura 4 volte la Supercoppa Italiana (un record, condiviso con allenatori come Capello e Lippi). Il 10 giugno la squadra di Inzaghi è attesa da un appuntamento con la storia, ovvero la finale di Champions League contro il Manchester City di Guardiola. Una finale che arriva 13 anni dopo l’ultima volta, che corrisponde al trionfo dell’Inter di Mourinho. Contro i citizens i nerazzurri partono sfavoriti, almeno sulla carta, ma faranno di tutto per provare a ribaltare il pronostico.

Di certo Inzaghi ha fatto capire ai suoi giocatori che il modo migliore per avvicinarsi al 10 giugno è fare bene già stasera contro la Fiorentina, con l’obiettivo di portare a casa il primo trofeo stagionale (sarebbe il secondo nell’anno solare, considerando la Supercoppa Italiana vinta a gennaio contro il Milan, che però fa riferimento alla stagione calcistica 20212022). L’Inter può contare su una squadra tecnica ma anche fisica, con diversi calciatori alti (o comunque con un ottimo stacco aereo) che possono far male sui calci piazzati. E poi c’è la profondità della rosa e la possibilità di pescare calciatori di grande livello anche dalla panchina. Pochi giorni fa è arrivato il ko di Mkhitaryan, che per un infortunio muscolare non sarà a disposizione per la sfida con i viola, ma al suo posto potrà giocare Brozovic, giocatore diverso che comunque garantisce qualità e quantità. L’altro assente sicuro è Skriniar, sia lui che l’armeno proveranno a recuperare per la finale di Champions League. Alessandro Guetta