Sconto in fattura e cessione del credito, come orientarsi

Fiscalità / Vediamo nel dettaglio i due modi per fruire dell'agevolazione

La cessione del credito va disposta in via telematica, grazie a intermediari abilitati

La cessione del credito va disposta in via telematica, grazie a intermediari abilitati

Attraverso l’introduzione del Decreto Rilancio, dell’Ecobonus e del Superbonus 110%, sono stati inseriti anche lo sconto in fattura e la cessione del credito d’imposta. Queste novità permettono di recuperare una parte percentuale di spese sostenute per gli interventi edilizi, energetici o relativi agli impianti. Per tutti coloro che eseguiranno importanti lavori di ristrutturazione ci sarà l’opportunità di ottenere grandi risparmi per tutto il 2021 e, per quanto riguarda il Superbonus 110%, anche nel 2022. In particolare sconto in fattura, cessione del credito d’imposta e detrazione sull’IRPEF sono gli strumenti per risparmiare sui lavori edili. Attraverso lo sconto in fattura, ad esempio, su una spesa di 10.000 euro il privato ne anticiperà soltanto 5.000 perché gli altri 5.000 verranno anticipati dall’impresa che eseguirà i lavori che, a sua volta, li recupererà detraendo dalle tasse che dovrà pagare allo Stato. Con lo sconto in fattura l’impresa che realizza i lavori edili anticipa al committente la spesa detraibile e può successivamente cedere il suo credito a banche o altri istituti finanziari. Con la cessione del credito, invece, il committente paga all’impresa che ha svolto i lavori la fattura piena e può poi cedere il suo credito ad intermediari che gli restituiranno una somma equivalente al credito. Opportunità Qual è il guadagno degli Istituti che ritirano i crediti d'imposta? È naturale chiedersi quale sia il vantaggio degli istituti di credito che ritirano i crediti d’imposta maturati col Superbonus 110% in seguito ai lavori. Chiedendo la cessione del credito, gli Istituti corrispondono immediatamente il 100% delle spese, ma ne recuperano il 110% in cinque anni. Così, nel giro di poco tempo, guadagnano il 10% prestando la loro liquidità. In alcuni casi, gli istituti versano il 102% anziché il 100% cedendo una piccola parte percentuale del guadagno al cliente. Soluzioni per consentire un vantaggio immediato Opzioni / La principale differenza è nei tempi di recupero del risparmio La differenza tra sconto in fattura e cessione del credito risiede principalmente nei tempi del recupero del risparmio. Tramite lo sconto in fattura, il risparmio è immediato e consiste in uno sconto sull’importo da pagare. Con la cessione del credito, invece, prima si pagano i lavori e successivamente si recupera una percentuale della somma già pagata. Rispetto alla detrazione IRPEF, lo sconto in fattura e la cessione del credito riguardano i soggetti che non presentano la dichiarazione dei redditi, che ricadono nella no tax area o che versano piccole somme per l’IRPEF. Questi soggetti, avendo importi bassi da non permettergli di far vale re le agevolazioni, non avrebbero benefici dalle detrazioni IRPEF. Ma attraverso lo sconto in fattura e la cessione del credito diventa possibile anche per gli incapienti godere delle agevolazioni previste dai bonus che, altrimenti, soltanto attraverso la detrazione fiscale non riuscirebbero a sfruttare. In questo senso si capisce quale sia la portata rivoluzionaria per tutti quei soggetti che altrimenti non potrebbero usufruire delle agevolazioni e avrebbero difficoltà a sostenere le spese necessarie per i lavori.