
Il Siena pianifica la prossima stagione in Serie D con Maccarone e Brando tra i candidati per la panchina.
Conclusa la stagione 2024/2025, il Siena è chiamato a pensare già alla prossima. La programmazione, stavolta, può essere fatta per tempo e, come confermato dal comunicato del presidente Bodin, il gruppo svedese è intenzionato a rimanere sulle lastre con l’obiettivo di riportare la squadra in Serie C. Per quanto non sia arrivata nessuna conferma ufficiale, Simone Farina e Simone Guerri (nella foto), dovrebbero proseguire il proprio percorso in bianconeri nei ruoli, rispettivamente, di direttore generale e direttore sportivo (al momento Simone Giacomini detiene ancora il 9 per cento delle quote del club): a loro, quindi, allo stato, il compito di allestire l’organico bianconero. Il primo passo quello di scegliere l’allenatore che dovrà guidare la squadra nel campionato di Serie D 2025/2026. Sembra che la società, in tal senso, si sia già mossa, con più di un profilo messo nel mirino. Un nome che da tempo rimbalza è quello di Massimo Maccarone – che parla benissimo l’inglese – pronto a rimettersi in gioco, dopo un anno di stop che ha usato per tenersi aggiornato, e farsi trovare pronto a una eventuale chiamata. Tante le partite viste, anche del Siena. Un altro allenatore attenzionato, quello di Lucio Brando, attuale guida tecnica del Seravezza che proprio questo pomeriggio scenderà in campo per la disputa dei play off. Già mister della Pianese, Brando ha già vinto un campionato di Serie D, con il Mantova, nella stagione 2019/2020. Una stagione eccellente, quella disputata dal Seravezza Pozzi, esattamente come quella del Ghiviborgo, lo stesso impegnato oggi agli spareggi, raggiunto il quarto posto al termine della regular season. Sulla panchina della squadra biancorossoceleste, Tommaso Bellazzini, giovane mister, è un classe 1987, pisano, che, secondo il Fol, rientra nelle grazie del club bianconero. I nomi circolati, quindi, rispecchiano una guida tecnica relativamente giovane (Bellazzini, dopo aver calcato i campi da calcio con le scarpette ai piedi, è in realtà al suo primo anno su una panchina), non alla Magrini o alla Indiani per intendersi. Un casting, quello della Robur, che comunque è più allargato, in attesa della scelta finale. Una scelta dalla quale poi dipenderà la costruzione della rosa.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su