
Sul monte Amiata, il direttore sportivo della Pianese, Francesco Cangi, è al lavoro per l’allestimento della rosa 2025/2026, in sinergia...
Sul monte Amiata, il direttore sportivo della Pianese, Francesco Cangi, è al lavoro per l’allestimento della rosa 2025/2026, in sinergia con il nuovo allenatore, Alessandro Birindelli. Al momento non si sono registrate operazioni ufficiali, ma in casa bianconera le idee sono chiare: costruire un organico che possa proseguire il cammino intrapreso da due anni a questa parte, una squadra che sia il perfetto mix tra giovani, da valorizzare, ed esperti. Ad ‘aiutare’ il direttore bianconero, in particolare in tema giovani, i buoni rapporti con società anche di categorie superiori, disposte a mandare i loro ragazzi a farsi le ossa in un ambiente sano, strutturato e organizzato.
Al momento, sotto contratto, ci sono Ercolani, Polidori, Chesti, Nicoli, Proietto, Mastropietro e Mignani, oltre a Morgantini e Papini, girati in prestito la passata stagione, e al capitano Simeoni (foto), in scadenza di contratto. Su di loro, il direttore Cangi è stato cristallino: i ragazzi sotto contratto saranno ceduti soltanto a fronte di offerte vere, serie e adeguate.
Se Mignani è il giocatore più ‘gettonato’ della Pianese (per l’attaccante offerte anche dalla B, vedi Empoli, Sudtirol, Avellino tra le altre), pure per altri bianconeri sembra cantare qualche sirena. Attenzione, in particolare, al Livorno. Dopo la rescissione con Indiani, il club labronico dovrebbe ufficializzare a breve l’arrivo in panchina del fresco ex Formisano.
Naturale che il mister punti a portare con sé alcuni dei ragazzi che ha allenato la scorsa stagione. Tra questi pare ci siano non soltanto Nardi (di proprietà della Fiorentina) già in amaranto nel torneo 2023/2024 e rimasto legato all’ambiente labronico, Pacciardi, Da Pozzo (il cui cartellino appartiene al Venezia) e il terzo portiere Marco Reali, ma anche Mastropietro e Simeoni.
Se l’attaccante, come detto, è ancora legato alla Pianese (e con Formisano non ha neanche trovato troppo spazio), appare difficile che il capitano, sul monte Amiata ormai da otto anni, possa decidere di chiudere altrove la carriera. Anche se è vero che si avvicinerebbe a casa (è originario di La Spezia) e che tornerebbe a vestire la casacca della squadra con cui ha debuttato in Serie A (stagione 2009/2010).
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