GUIDO DE LEO
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Mens Sana: in cerca del nuovo allenatore per la stagione 2025/26

La Mens Sana cerca un nuovo allenatore dopo Paolo Betti, con budget e roster in definizione per la stagione 2025/26.

Francesco Frati, presidente della Mens Sana Basket

Francesco Frati, presidente della Mens Sana Basket

Ci vorrà ancora un po’ per conoscere il nome del nuovo allenatore della Mens Sana, ovvero colui che dovrà raccogliere la scomoda eredità di Paolo Betti che dopo due eccellenti stagioni ha preferito fare un passo indietro. Il dg Riccardo Caliani in questi giorni sta, insieme al presidente Frati e ai partner commerciali che hanno accompagnato la società dopo la rinascita dalle ceneri del 2019, verificando il primo fondamentale tassello per la stagione 2025/26, ovvero quello relativo al budget per costruire il roster.

La sensazione è che non si discosti molto da quello su cui il dirigente ha potuto contare un anno fa e con cui ha messo su un roster competitivo (con due aggiunte importanti a stagione in corso come Jokic e Ivanaj) per salvarsi senza troppi patemi. La certezza del budget è comunque importante perché strettamente connessa alla scelta del tecnico. La società vorrebbe puntare, dopo gli anni di Binella e Betti, su in tecnico professionista come già le altre due società senesi hanno fatto con Evangelisti e Belletti.

Di nomi ne iniziano a circolare molti (e anche di fantasiosi) anche se difficilmente il profilo sarà quello di un top assoluto per la categoria. Più probabile una scelta compatibile con un roster dignitoso ma non da primissimi posti, almeno per la prossima stagione. L’obbiettivo del club è quello di essere competitivi per le zone che contano nel giro di un paio d’anni a meno che le risorse economiche non permettano da subito la costruzione di un roster composto da soli professionisti più capitan Pannini, uno dei pochi sicuri di restare a prescindere da quanto detto.

Infine le giovanili, con la Under19 Silver che è scesa in campo nelle scorse ore nella semifinale di Coppa Toscana e che ha ceduto ai pari età della Don Bosco Livorno col finale di 73-63. "Abbiamo giocato contro una squadra che per dimensioni ed atletismo era su un altro livello rispetto a noi, ma nonostante questo siamo rimasti in partita fino ai minuti finali – dice coach Spadoni -. Abbiamo pagato un inizio troppo timoroso; quando abbiamo capito che potevamo giocarcela comunque alla pari, la partita è stata equilibrata, ma si era ormai già creato quel divario che non siamo mai riusciti a chiudere del tutto".

Guido De Leo

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