
La Mens Sana prosegue con le uscite in vista dell’ufficializzazione di tutto il roster per la stagione 25/26. Ieri la...
La Mens Sana prosegue con le uscite in vista dell’ufficializzazione di tutto il roster per la stagione 25/26. Ieri la società di Viale Sclavo ha infatti comunicato che Jacopo Ragusa (nella foto) non vestirà più la maglia biancoverde. "In questa stagione oltre ad essersi fatto apprezzare per le sue infinite qualità umane ha dimostrato di essere un grande professionista e di avere avuto a cuore le sorti della Mens Sana, fin dal primo istante che è approdato in biancoverde. Siamo sicuri che Siena sarà un posto che porterà per sempre nel cuore. Grazie di tutto Jacopo" così la nota di commiato del club biancoverde per il lungo pugliese.
"Seppure per una sola stagione - dice il presidente Francesco Frati - Jacopo si è fatto apprezzare in campo, negli spogliatoi e fuori dalla palestra, con i suoi modi gentili e la serietà del suo lavoro. Lo ringraziamo per aver contribuito al raggiungimento della salvezza nel campionato di serie B Interregionale facendo sempre tutto ciò di cui la squadra aveva bisogno, punti, rimbalzi, difesa, grinta, ed entrando facilmente nel cuore della gente della Mens Sana. A lui, oltre al nostro ringraziamento, vanno i nostri auguri per la prosecuzione della propria carriera".
Ricapitolando, ad oggi il roster della Note di Siena è composto dai confermati Pannini e Prosek e dalla new entry Perin e Nepi. Certi del rinnovo, anche se non è ancora ufficiale, i vari Pucci, Belli, Neri e Jokic, per il quale già oggi potrebbe essere il giorno buono. Mancano all’appello altri due lunghi per arrivare a dieci elementi per coach Vecchi. Uno sarà Barou Yarbanga, classe 2005, 195cm, ala forte o centro di origine maliane e formazione italiana che è reduce dal trionfo in B Interregionale con la maglia di Ferrara.
L’ex Luca Banchi reduce dall’esperienza all’Efes Istanbul ha parlato dei suoi lunghi trascorsi alla Mps Mens Sana. "Ero a Jesi in A2 nell’estate 2006 – ha detto il coach grossetano – e mi fu prospettato di fare il vice di Pianigiani, all’epoca uno dei tecnici più promettenti in Italia ma che aveva fatto solo da assistente. Io venivo da nove anni da capo allenatore ma l’idea di misurarmi ad un livello così alto fu determinante. Ricordo un team di lavoro incredibile che ha dato il via ad una serie incredibile di trofei e partecipazioni alla FinalFour di Eurolega".
Guido De Leo
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