
Il Siena Club Corrente Bianconera inaugura la nuova sede con vecchie glorie e tifosi, un punto di ritrovo per la comunità.
Beretta, Portanova, Ficagna, Argilli, Radice, ‘vecchie’ glorie bianconere. Stefano Osti, Maria Cecilia Tarabochia, nomi che rimarranno per sempre legati ai colori della Balzana. E poi i protagonisti della stagione appena conclusa nonché rappresentanti della tifoseria organizzata: tutti riuniti allo stesso tavolo, per l’inaugurazione della nuova ‘casa’ del Siena Club Corrente Bianconera, a Castellina Scalo. "Una serata tra amici" l’ha definita il presidente Massimiliano Virto. E’ stata proprio così. "Sono orgoglioso della nostra nuova sede – ha affermato –. Siamo nati nel 2002, agli albori della Serie A, secondo club bianconero più longevo, dopo i Fedelissimi. Purtroppo non abbiamo potuto festeggiare il ventennale perché la sede precedente era piccolina, finalmente adesso abbiamo dei locali adeguati, grazie alla giunta comunale e al sindaco di Monteriggioni Andrea Frosini che ci sono venuti incontro. Noi rispondiamo sempre presente a ogni iniziativa del paese, siamo diventati un punto di ritrovo, siamo il ‘clubbino’. Abbiamo soci di tutte le età, di tutte le squadre, circa 110 in totale, una sessantina tifosi della Robur. Siamo contenti di fare aggregazione, anche se manca un po’ l’apporto dei giovani".
Virto ha quindi tracciato un bilancio del campionato appena concluso. "E’ stata una stagione complicata di cui aspettavamo soltanto la fine, andare ai play off sarebbe stato un prolungamento dell’agonia – le sue parole –. La nuova società ha fatto i suoi sforzi, nessuno ne ha criticato l’operato, ma il Siena in D non può starci. Giriamo pagina: abbiamo parlato con il gruppo svedese, è concentrato sul femminile, sul giovanile, sulle strutture, ma speriamo che si concentri anche sulla squadra, che a noi interessa. Non mi aspetto nomi eclatanti, ma gente brava, in gamba, un perfetto mix tra giovani, fondamentali, ed esperti". I risultati sono fondamentali anche per un club di tifosi. "A fronte di certe annate, di certe sconfitte – ha chiuso Virto –, le persone si disinnamorano. Si è visto anche dalle presenze allo stadio: l’entusiasmo di inizio stagione si è spento mano a mano e nelle ultime partite erano pochi i presenti sugli spalti. La tifoseria ha sempre risposto al richiamo, adesso la palla passa alla società".
Angela Gorellini
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